Rush finale per l’abolizione delle province

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Rush finale per l’abolizione delle province

«Il voto dell’aula che ha bocciato il diritto per il sindaco del Comune capoluogo di guidare la Città metropolitana è un grave errore politico che rischia di far perdere autorevolezza all’intera norma che già così presenta con una grave diversità rispetto alle norme in vigore nel resto d’Italia». Così il presidente della commissione attività produttive, Bruno Marziano, commenta quanto accaduto nell’aula di Palazzo dei Normanni durante la votazione agli articoli del disegno di legge sui Liberi Consorzi. «A questo punto – spiega Marziano – il rischio è la possibilità di eleggere alla guida di una Città Metropolitana anche il sindaco di un Comune di poche centinaia di abitanti, purché ricadente nell’area stessa. Mi chiedo con quale autorevolezza il primo cittadino di un piccolo centro, sia pur in possesso di tutti i requisiti di legge, possa guidare ed indirizzare le scelte di coordinamento e pianificazione territoriale che la legge affida alle Città metropolitane. Abbiamo ancora una volta assistito all’uso improprio del voto segreto – conclude il parlamentare PD – un sistema di voto che sempre più spesso viene utilizzato a sostegno di interessi di parte piuttosto che a servizio del bene comune».
E’ questo il punto saliente dei 46 articoli che l’Assemblea regionale ha votato e che riguardano la nuova legge sulle Città Metropolitane ed i consorzi di comuni. Al termine di un lungo e complicato dibattito la maggioranza che sostiene il presidente Rosario Crocetta ha avuto il fondamentale supporto del Nuovo Centro Destra. Adesso manca solo il voto finale e le province saranno solo un ricordo.

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