Ritorno sui banchi di scuola a Settembre: tanti dubbi e poche risposte.

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Ritorno sui banchi di scuola a Settembre: tanti dubbi e poche risposte.

L’anno scolastico 2019/2020 si è chiuso con difficoltà evidenti riguardo all’impiego della DAD lasciando perplessità tra docenti, alunni e genitori. L’imprevista pandemia da covid-19 ha posto davanti a tutti una realtà fatta di tecnologie di studio impiegate per l’insegnamento che, se da una parte hanno permesso la conclusione dell’anno scolastico, dall’altra invece hanno celato il volto di una stessa medaglia. Le infrastrutture che da nord a sud del nostro paese dovrebbero essere uguali, in realtà hanno fatto emergere nuovamente disparità tra regioni di seria A e regioni di serie B ed ancora tra circoli didattici ed istituti comprensivi dove spesso la DAD al momento del collegamento alternavano il suo funzionamento, a volte positivamente altre invece no. E’ vero, mai si poteva immaginare una situazione di isolamento per cause pandemiche, tuttavia lo scenario di inadeguatezza a fronteggiare tale situazione, la dicono lunghissima su come siamo messi in termini di gestione mezzi di comunicazioni da parte degli insegnanti, dagli alunni e dalle famiglie. Soluzioni iniziali: DAD ed il problema è risolto! Ma per chi? Certamente per coloro i quali possedevano più di un pc in casa e che comunque sapeva già utilizzarlo; per moltissimi altri invece le difficoltà sono state esasperanti, perchè potevano far collegare i figli per le video lezioni solo attraverso il telefono cellulare. E la rete? I collegamenti qui al sud specie in Sicilia non sono stati un gran che, la rete telematica infatti non ha retto il carico di utenti con relativi disagi e problematiche varie che hanno fatto entrare in tilt l’intera organizzazione della didattica a distanza, insomma quella che doveva essere: la buona scuola, continua a far acqua da quasi tutte le parti; se la scuola in questo caso è stata buona, bisogna dire grazie all’impegno di chi si è dato da fare tra mille difficoltà;(insegnanti, alunni, famiglie) in questi mesi moltissime sigle sindacali ed esponenti politici nei loro interventi hanno sempre ribadito la loro preoccupazione di un’eventuale protrarsi della pandemia e su quali modalità fare riferimento, per la sicurezza sanitaria pubblica. Fino a questo momento di crisi, non si pensava affatto ad un’alternativa da offrire agli alunni, se non quella di fare scuola come lo si è sempre fatto. L’ultimo decreto scuola del Ministro Azzolina, di fatto ha “garantito” una somma cospicua da impiegare per l’edilizia scolastica; richiesta accampata dall’ Anci per acconsentire al progetto scuola per l’anno 2020-21 dell’attuale governo. Ripartire le risorse tra le città metropolitane e le province del nostro paese basandosi sul numero di studenti e dei suoi edifici scolastici presenti sul territorio. Tuttavia un problema che si spera possano affrontare il più presto possibile, riguarda l’aiuto economico per i nuclei famigliari che necessitano l’acquisto di computer per la DAD . Un problema grave infatti è quello di sottovalutare il problema. Quasi tutti i nuclei con più figli, avendo solo un dispositivo da dividere i due o tre figli, spesso erano costretti a scegliere a chi far fare lezione e a chi no perchè gli orari coincidevano tra loro. Una situazione stressante per tutti, ma soprattutto per i genitori che non potevano aiutare più di tanto i figli anche per problemi economici; genitori che non potendo lavorare per la temporanea chiusura, cassaintegrati che, hanno fatto fatica a tirare avanti nei mesi di blocco. Sono previsti dei bonus per l’acquisto di computer? Si sta facendo un’indagine su quanti bambini e ragazzi necessiterebbero di dispositivi? I pc in comodato d’uso messi a disposizione dal governo sono risultati insufficienti, rispetto al numero elevato di studenti che ne hanno fatto richiesta, quindi adottare un piano economico che supporti anche questo aspetto è fondamentale. Le risposte in merito al sostegno quando arriveranno? I genitori con bimbi diversamente abili attendono. Speriamo arrivino presto per assicurare una buona scuola per tutti, studenti, famiglie e docenti. A tutt’oggi sappiamo solo che la scuola riaprirà i battenti il 14 settembre prossimo.

Articolo in aggiornamento.

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