Recital violino e pianoforte con Anna Tifu e Giuseppe Andaloro al Teatro Massimo Bellini

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Recital violino e pianoforte con Anna Tifu e Giuseppe Andaloro al Teatro Massimo Bellini

Giuseppe Andaloro e Anna Tifu sono stati i protagonisti del recital al Teatro Massimo Bellini. Lui, pianista, è nato nel 1982 a Palermo. Lei, violinista, è nata a Cagliari nel 1986. I due musicisti, isolani ma non isolati dalla marginalità geografica dei luoghi di provenienza, sono stati allievi prediletti di grandi maestri – Bruno Canino e Salvatore Accardo, tra gli altri – e, con le giuste relazioni, il sostegno delle famiglie d’origine, l’applicazione allo studio, il talento e l’adeguato temperamento, si sono affermarsi in ambito internazionale.
Per il Recital catanese il duo Andaloro/Tifu ha proposto un programma già presentato in altri palcoscenici: la Sonata di César Franck (1822-1890), la Sonata n. 2 e la Tzigane di Maurice Ravel (1875-1937), le Impressions d’enfance di George Enescu (1881-1955). Gli stessi brani compongono il CD che Giuseppe Andaloro e Anna Tifu hanno inciso per la Warner Classic.
Applausi del pubblico in crescendo: tiepidi all’apertura del sipario, sono diventati scroscianti a fine Recital, con richiesta di bis ed autentica acclamazione per i due musicisti, a cui è stata riconosciuta purezza, precisione, incisività e scioltezza di suono.
La violinista Anna Tifu possiede in comodato d’uso uno strumento costruito dal liutaio cremonese Antonio Stradivari nel 1716. Il violino, di proprietà della milanese Fondazione Pro Canale, in passato è appartenuto al maresciallo napoleonico Luois Alexandre Berthier (1753-1815). Ottimo e prezioso violino certamente, ma niente a che vedere con la potenza sonora del “Cannone” – il violino di Paganini, conservato in un museo di Genova – usato nell’ottobre 2017 eccezionalmente da Anna Tifu in un memorabile concerto al Carlo Felice, con una intensa cerimonia di contorno che ancora ricordo: il preziosissimo violino, in quell’occasione, sul palco del teatro fu affidato alle mani dell’emozionata Anna Tifu da due guardie municipali, in alta uniforme.

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