Recital della pianista Violetta Egorova al Teatro Massimo Bellini

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Recital della pianista Violetta Egorova al Teatro Massimo Bellini

Un encomio al direttore artistico ed al sovrintendete del Teatro Massimo Bellini, Fabrizio Maria Carminati e Giovanni Cultrera, per avere aperto le porte del teatro catanese agli artisti russi e, in particolare, a Violetta Egorova, protagonista venerdì scorso di un applaudito recital durante il quale la pianista ha eseguito alcune delle più celebri sonate di Fryderyk Chopin e Sergei Rachmaninoff.

Personalità artistica tra le più apprezzate della grande scuola pianistica russa, Violetta Egorova è stata allieva al Conservatorio di Mosca di Alexander Mndoyants e Lev Naumov (“il Padrino della scuola russa di pianoforte”) che a sua volta fu allievo del leggendario Henrich Neuhaus.

Degna discendente di una genealogia così illustre, la pianista russa ha proposto come primo brano la Sonata n. 2 in si bemolle minore per pianoforte op. 35. La celeberrima Marcia Funebre del Terzo movimento ha richiamato alla mente dell’ascoltatore i mesti cortei funebri che spettralmente stanno punteggiando la Russia e l’Ucraina a causa della guerra cominciata lo scorso febbraio.
Il conflitto, come è noto, sta avendo ripercussioni anche nel mondo delle arti e dello spettacolo. Alcuni teatri italiani hanno alzato muri contro i musicisti russi. E’ di pochi giorni fa la notizia che a Gorizia tre violiniste russe sono state escluse dal Concorso internazionale Lipizer in programma nel settembre 2022.

Lo ha rivelato sui social Lidia Kocharyan, violinista nata a San Pietroburgo 28 anni fa e residente a Bruxelles dal 2015, che si è vista recapitare una lettera firmata da Lorenzo Qualli presidente della Onlus e del premio intitolato a Rodolfo Lipizer.

Nella lettera, che è stata scritta in inglese ma che parla la lingua internazionale dell’odio di parte, si legge: “Seguendo le disposizioni europee conseguenti alla guerra russo – ucraina, e seguendo l’esempio di altri Concorsi Internazionali di varie discipline, siamo spiacenti di informarla della sua esclusione dalla 41° edizione del Concorso Internazionale di Violino 2022. Voglio rassicurarla sul fatto che non ci sono discriminazioni contro la singola persona. Confidiamo che le controversie di guerra vengano risolte positivamente e la pace sia ristabilita. Quando succederà saremo felici di averla nuovamente tra i concorrenti”.

Avete capito? Musicisti russi che vengono scartati come se fossero dei criminali! Anni di studio buttati al vento assieme all’illusione di far carriera vincendo una competizione che premia il merito… Veramente pauroso ciò che è accaduto a Gorizia, dove si fomentano divisioni e rancore. Benemerito è invece ciò che a Catania fa il TMB: crea coesione, ravvicina le persone ed i popoli.

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