Perché il medico di famiglia non risponde al telefono?

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Perché il medico di famiglia non risponde al telefono?

Lettera aperta di:
Salvatore Caiazza, per Medici senza Carriere.
Riceviamo e pubblichiamo.

Quando si abusa di un servizio pubblico, quel servizio smette di funzionare bene e può diventare deficitario, in quanto quel servizio pubblico è sostenuto dal lavoro di donne e uomini, che non sono delle macchine che possono lavorare ininterrottamente per 17-18 ore al giorno. Quelle donne e quegli uomini si stancano, diventano poco lucidi e non riescono più ad essere performanti. Se quel servizio pubblico è la Medicina Generale, ovviamente sarà una medicina generale di pessima qualità, con il passare dei giorni con orari di lavoro che violano i più elementari diritti del lavoratore e rendono quei lavoratori sempre meno efficienti.
Eh, sì. Perché se oggi ho risposto a circa 100 telefonate, fino a non riuscire più ad elaborare il più elementare ragionamento diagnostico per dare una terapia e ho risposto a circa 80 whatsapp e inserito in una piattaforma regionale circa 20 nominativi, in quanto l’ossessione di certe persone è fare un tampone molecolare gratis. E poi ho risposto ad una quarantina di mail e prescritto un centinaio di ricette in remoto e ho visitato almeno 15 persone allo studio, al quale studio sono venute ancora 50 persone per le prescrizioni, che, preparate dalla collaboratrice, ho dovuto controllare e firmare, chiedo scusa a coloro i quali si sono lamentati che non hanno avuto pronta risposta.
E coloro i quali hanno minacciato di “chiamare i carabinieri” perché, secondo loro, gli spetta tutto e subito “per legge”, forse costoro dovrebbero sapere che un medico di famiglia, per tutto ciò che fa, percepisce meno di 3 euro a paziente al mese. E, scusandomi ancora, mi sia indicato quale delle più umili mansioni è remunerata a 3 euro mensile.
Che dire! Si continui ad abusare, così il servizio si estinguerà. E, se qualcuno pensa che noi medici perdiamo il lavoro e lo stipendio, basta fare due conti: se oggi avessi lavorato in libera professione privata, con una tariffa minima di 15 euro ad accesso, e 10 euro per consulenza telefonica, messaggistica e per ogni prescrizione dal vivo e via mail, avrei guadagnato circa 2725 €, che a settimana sarebbero 19.075 €, che al mese farebbero circa 76.300 €.
Cari Cittadini e cari Assistiti, continuate pure, che chi ci perderà sarete solo ed esclusivamente voi.

Ringraziando l’autore della lettera, vogliamo precisare inoltre che i dati, vanno rivisti, e che il più delle volte si registra un impennata, soprattutto in questo periodo con picchi altissimi di contagi covid e naturalmente di altre patologie che insorgono nei pazienti dei medici di famiglia.

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