Patto per Catania. Cosa è e cosa prevede

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Patto per Catania. Cosa è e cosa prevede

L’avvio della programmazione riguardante i fondi strutturali europei 2014-2020 è il cuore del Masterplan per il mezzogiorno e dei relativi “Patti per il sud” al fine non tanto assistenzialistico ma di rilancio e valorizzazione di quelle risorse primarie che esistono già. Il problema non è mai stato di natura meramente economica, bensì di governance e gestione non proficua di tali fondi troppo spesso inutilizzati, mal gestiti, sperperati. Una “cabina di regia” di stretta cooperazione fra i vari livelli istituzionali rappresentano il cuore degli otto Patti per i Sud che il governo ha costruito ad hoc per Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) e uno per ognuna delle 8 Città Metropolitane (Napoli, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo, Cagliari). Per ognuno di questi sono a sua volta individuati gli interventi e gli strumenti idonei all’attivazione di tutti quei servizi necessari per il rilancio economico e sociale, dalle infrastrutture, a cultura e turismo, e così via per evitare gli sprechi dei fondi inutilizzati.

Nello specifico il Patto per Catania stipulato sabato 30 Marzo fra il Sindaco Enzo Bianco e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi riguarda un programma operativo finanziario la cui consistenza ammonta a 740 milioni euro spendibili fino al 2020. Ma per i virtuosi, ovvero per chi fa prima e bene, il Governo prevede anche dei “premi”. I settori prioritari riguardano Infrastrutture, Ambiente, Turismo e Cultura, Sicurezza e Politiche Sociali. Riguardo il primo punto gli interventi strategici interessano la via di fuga Rotolo-Ognina ed Europa-Rotolo; rifacimento della mantellata per la protezione del Molo di Levante, Rete di metanizzazione Quartiere Cibali; Strada di collegamento Etna Sud- Tangenziale di Catania. Su Sezione Ambiente impianto di depurazione in infrazione comunitaria, completamento infrastrutture verdi a Librino, Riqualificazione e sistemazione idraulica torrenti Forcile, Nitta, Bummacaro, Carcaci e completamento fogne pluviali San Giorgio basso, creazione zona artigianale Librino. Agenzia Vulcano e Interventi zona ASI per sviluppo economico e produttivo. Grande entusiasmo per il settore turismo e cultura che prevede la rifunzionalizzazione della rete museale catanese, Palanesima, e Teatro Moncada. Su Sicurezza e Politiche figurano gli orti urbani di librino, la messa in sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici.

Di questi fondi 332 milioni sono i contributi assegnati da Palazzo Chigi, 90 milioni la dotazione finanziaria del Pon metro per la città di Catania, 408 risorse aggiuntive inserite nel Patto (più altri 49 milioni derivanti dal Patto della Regione Siciliana). Un patto “iniezione di energia e fiducia” come ha esclamato il primo cittadino dal palco del gremito Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania sabato scorso. Investimenti che potrebbero far correre la città etnea e riempirla di orgoglio oltre che a meglio tracciare quell’idendità culturale di cui tanto Matteo Renzi ha insistito nel corso dell’incontro.

 

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