Parliamo di Donne: Maria Centamore, una Lady delle milongue.

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Parliamo di Donne: Maria Centamore, una Lady delle milongue.
Ci sono donne che non hanno bisogno di urlare, gesticolare, postare per essere notate; Maria Centamore, look maker per lavoro e tanguera per passione si presenta e cattura per il suo sorriso: cordiale e sincero. Assume in sé i doni dell’eleganza, della versatilità, dell’empatia; nella postura fiera da tanguera di esperienza, c’è tutta la sua maniera di affrontare la vita con impegno e determinazione. Non è una maestra ma balla da anni: chi come me l’ha incontrata nelle milongue, ha avuto il gradimento di apprezzare la sua gentilezza, il sorriso aperto verso chi merita e la cortese indisponibilità verso chi no. Il tango è una danza bellissima, complessa, che dà agio alle donne di conquistare una silouette definita e tonica e di sfoggiare abiti fascianti e sensuali; e spesso tutto ciò scatena delle vere e proprie gare. Ecco, Maria non ne rimane investita, prendendo dal tango la parte più bella, quella legata al divertimento e alla gioia. Fuori dalla pista, ci sono i rapporti con le persone e fuori dalla milonga, ci sono i suoi interessi: il teatro, i musei, i libri; l’Amore e l’Amore per la sua Pulcetta, il gatto che le permette di vivere “nel suo appartamento” che guarda verso il mare.
– Maria Centamore si guarda allo specchio e cosa vede?
<<Mi guardo allo specchio e vedo una Donna con i fili d’argento che non vuole nascondere, vedo una Donna che ha lottato, e continua a farlo per affermare la sua persona, senza doversi piegare agli standard che vengono proposti. Vedo una Donna che vuole conquistare il suo essere, nella sobrietà dell’eleganza intellettuale.>>

– Le piace il suo lavoro?

<<Si, la risposta è si! Le donne si affidano a me ormai da molti anni, godo del privilegio della fiducia che mi accordano per essere considerate in un aspetto privatissimo. Occuparsi della parte estetica delle donne, per come la vedo io, è un onore che mi si concede perché non ci si spoglia solo di abiti…>>

– La donna è la vita che si sceglie o in qualche modo il risultato di ciò cui si rassegna?
<<A mio parere, la Donna è il risultato di tutti i successi ed insuccessi ottenuti. Tutte le volte che ha “dovuto” dimostrare che oltre il bel viso, c’è un intelligenza viva che va rispettata, si è trovata in difficoltà; si è dovuta imporre come se il riconoscimento del sé come persona non fosse legittimo, ma frutto di una irregolare pretesa. No, la Donna è per antonomasia il contrario di rassegnazione.>>

– Riferendoci al Tango, quanti maschi adulti  corrispondono veramente alle sue aspettative in termini di correttezza verso la ballerina?

<<Mi piace fare una premessa, credo necessaria: ogni adulto, genitore, parente, educatore occorre che si prenda cura dell’educazione del bambino che in potenza è l’adulto di domani. Spesso mi trovo ad osservare i ragazzi e non trovo riscontro con l’educazione impartita dai genitori sul rispetto delle coetanee e alla Donna e compagna che sarà. L’ambiente del Tango accoglie una porzione di società e dunque profili diversi; ad esempio: per quanto a lezione alcuni maestri insistano sulle regole che costituiscono il codice comportamentale, in milonga sono pochi gli uomini che si relazionano in maniera elegante, da gentiluomini.>>

– Secondo lei, come dev’essere l’uomo verso la donna per gestire al meglio i ruoli in famiglia, al lavoro, nella vita di ogni giorno?

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