METROPOLITANA DI CATANIA, NOVITÀ E PROSPETTIVE

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METROPOLITANA DI CATANIA, NOVITÀ E PROSPETTIVE

di Carla Licari

La metropolitana di Catania ha appena compiuto 20 anni, ma per i catanesi è una scoperta relativamente recente. Solo grazie all’inaugurazione della tratta Galatea- Stesicoro (1,9 km) nel dicembre del 2016 infatti, è stato possibile assistere ad un aumento esponenziale del bacino di utenza. I dati del 2018 riportano un aumento di traffico del 68% rispetto all’anno precedente, passando dai 3.410.000 passeggeri nel 2017 a 5.762.000. È fuori dubbio che negli ultimi anni il servizio sia migliorato, anche grazie ad iniziative come il libero accesso agli studenti iscritti all’Università di Catania, o il servizio Metro Shuttle che collega la stazione metropolitana Milo e il parcheggio adiacente al parcheggio scambiatore Santa Sofia con un bus navetta gratuito per tutti i possessori di un qualsiasi biglietto in corso di validità. Per quanto riguarda il futuro prossimo, riportiamo di seguito le novità recentemente annunciate da FCE:
– L’apertura domenicale dal 22 settembre 2019 con servizio metro attivo dalle 8:30 alle 22:00;
– L’orario esteso fino alle 22:00 durante tutti i giorni della settimana;
– Il transito del Metro Shuttle attraverso la Cittadella Universitaria di Catania con due fermate;
– L’acquisto e la presentazione dei nuovi modelli di unità di trazione, in esercizio a partire dal 2021.
Dovrebbe inoltre essere aperta entro entro il primo trimestre del 2020 (salvo ulteriori ritardi) la tratta Nesima-Monte Po. Si estenderà per 1,7 km e comprenderà due nuove stazioni in direzione Misterbianco: Fontana (Ospedale Garibaldi Nuovo) e Monte Po.
Ad aprile 2019 la commissaria europea per la Politica regionale Corina Crețu ha annunciato lo stanziamento di 358 milioni per la tratta Stesicoro- Aeroporto. Questa fondamentale decisione della Commissione europea permetterà di ampliare il percorso con quasi 7 km di rotaie e otto nuove stazioni (San Domenico; Vittorio Emanuele – Ospedale; Palestro; San Leone; Verrazzano; Librino; Santa Maria Goretti; Aeroporto), e contribuirà come annunciato all’acquisto di 54 nuovi treni in otto anni. I nuovi convogli avranno la stessa configurazione degli attuali, con composizione standard a due casse, ma stavolta i vagoni saranno comunicanti tra loro. Avranno inoltre otto aperture per vagone (quattro per ogni lato), ambienti climatizzati, videosorveglianza e un sistema informativo audio-video digitale con monitor a LCD in comparto.
Sia l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone che il sindaco di Catania Salvo Pogliese hanno assicurato il massimo supporto alla Ferrovia Circumetnea per i progetti futuri. Per quanto riguarda Cibali invece, Salvatore Fiore, direttore generale della FCE, ha spiegato così la mancata apertura della stazione: “La messa in esercizio della stazione Cibali è stata ritardata a causa dei problemi che ha avuto l’impresa esecutrice. Senza liquidità finanziaria l’amministrazione della Tecnis non ha potuto anticipare i lavori, ma non c’è stato alcun intoppo di natura tecnica. Speriamo che entro l’autunno potremo mettere in esercizio la fermata. Manca l’attrezzaggio dei tunnel che collegano il piano banchina del treno al mezzanino. Di questo quattro uno deve essere munito delle opere civili, mentre negli altri tre mancano solo le tecnologie”. Al netto delle dichiarazioni d’intenti, delle speranze più o meno vane, e dei soliti giri di parole, la città attende da troppo tempo l’apertura della cruciale fermata di Cibali e non può tollerare ulteriori rinvii.
Spiace altresì ricordare che una città dinamica e brulicante di vita notturna come Catania non possa contare sui servizi metro oltre le ore 22, a discapito del traffico, dell’ambiente e della sicurezza degli abitanti.
Tuttavia, gli obiettivi per il 2019 prevedono un traffico che superi i 6 milioni di passeggeri, seguendo il trend positivo degli ultimi anni. Non v’è motivo di credere dunque che le prospettive per il futuro non siano rosee per la mobilità sostenibile catanese. Noi di MetroCT continueremo a tenere gli occhi aperti sugli sviluppi della situazione.

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