Manuel Grimaldi: una vita nella fede
lunedì 2 Luglio, 2018

Manuel Grimaldi è un membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Rione di Catania. Il giovane mormone ha centrato la sua vita nel Vangelo restaurato, affrontando ogni situazione con grande integrità spirituale. Nutro immensa stima verso questo giovane padre di famiglia. Egli si racconta attraverso questa intervista.
1) Benvenuto, presentati. (età, da dove vieni, quanti anni hai eccetera)
“Mi chiamo Manuel Grimaldi sono convertito nella Chiesa da quasi 10 anni. Abito ad Acireale e ho 27 anni. Sono felicemente sposato da 3 anni con Alessia Bruno”.
2) Parla di te (carattere, hobby, interessi, pregi, difetti)
“Mi piace scherzare amo la semplicità nelle cose, adoro inoltre creare cose con le mie mani, in particolare lavorare la cartapesta. Infatti realizzo manufatti da anni per il carnevale di Acireale. I miei difetti sono tantissimi: molto disordinato e testardo. Il mio pregio è quello di riuscire a far sentire le persone a loro agio”.
3) Cosa pensi del tuo Rione?
“Penso che il mio Rione sia una mia seconda famiglia, fin da subito, tutti i membri, sono stati sempre molto amichevoli con me”.
4)Cosa pensi della tua famiglia?
“Credo che sia il posto ideale dove posso far crescere e sviluppare tutte le qualità cristiane. Sposandomi ho fatto la scelta più giusta in tutta la mia vita. Adoro stare con mia moglie Alessia e mio figlio Joel e so che nonostante le difficoltà della vita, insieme possiamo superare ogni cosa. Mi ritengo la persona più benedetta di questo mondo perché la mia famiglia mi rende veramente felice. Posso dire che sono il mio tutto”.
5) Il tuo percorso spirituale?
“Il mio percorso spirituale parte da bambino quando avevo due scelte da intraprendere: seguire la parrocchia di cui facevo parte o seguire i ragazzi del mio quartiere popolare. Io ho scelto la prima. Infatti già da bambino frequentavo rigorosamente la Chiesa cattolica, con il tempo sono diventato ministrante del primo ordine dove svolgevo varie mansioni. Ma c’era qualcosa che mi mancava. Non riuscivo ad ottenere risposte, ma nonostante tutto continuavo a frequentare perché non credevo che le altre chiese avevano una guida divina apostolica. All’età di 16 anni ho conosciuto la Chiesa attraverso un mio amico, che ripetutamente mi parlava di una Congregazione che stava frequentando, cioè quella Mormone. Da allora iniziai a frequentare la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, e dopo 6 mesi mi battezzati.
6) Perché sei stato missionario?
“Ho scelto di servire una missione in una condizione particolare, sapendo di dover lasciare mia madre vedova per giunta malata, e mia sorella. All’inizio questo mi spaventava moltissimo ma nel mio cuore avevo la fede che il Signore avrebbe provveduto e così è stato. Ci tenevo a condividere la gioia, che io avevo provato nel conoscere la chiesa. Intendevo aiutare le persone che avevano sentito parlare di Dio ma non vivevano secondo i suoi principi. Avevo il desiderio di essere un aiuto per gli altri”.
7) Esperienza di missione?
“La missione ti cambia radicalmente. Ho visto diverse persone cupe, tristi, buie che hanno conosciuto grazie al lavoro missionario il Vangelo e sono cambiate, in particolare un uomo con problemi di tossico dipendenza. Egli ha iniziato a far entrare il Vangelo nella sua vita, leggendo il Libro di Mormon. Risultato? Ha smesso di bere, rafforzando il rapporto con sua moglie. Lui e la sua famiglia hanno fatto le ordinanze al Tempio. Egli è diventato un degno detentore del Sacerdozio. Un’altra cosa che ho imparato da quella incredibile esperienza: un vero missionario non può fare nulla senza l’aiuto del Signore ecco perché è essenziale cercare quotidianamente lo Spirito”.
8)Come ti sei trovato nelle città dove hai svolto la tua missione?
“Nelle città in cui ho svolto la missione mi sono trovato benissimo. Ho servito a Genova 3, Trieste, Bergamo 1, Torino 1, e Lugano. Mi sono sempre sentito a casa mia”.
9) Un messaggio a chi legge?
“Il Vangelo è gioia e felicità. Tutti noi possiamo trovare la vera felicità … so che possiamo essere felici in questa vita nonostante le prove. Aver potuto condividere parte di questa gioia con chi non l’ha conosceva mi ha reso ancora più grato verso il Signore.
10)Il tuo motto o citazione o versetto?
“Uno dei miei versetti preferiti si trova nella Bibbia. Quando Gesù Cristo ritornò come Essere risorto, apparve agli Apostoli. Giovanni 14:27 (Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore). Credo che questo versetto sia adatto ad ogni singola persona. Dobbiamo ricordarci sempre che solo Gesù Cristo può darci veramente la pace e la serenità. Dobbiamo fermarci a riflettere sulle cose che ontano di più, ricercare Gesù attraverso la preghiera e le azioni ci dona vera gioia. Il Vangelo toccherà i nostri cuori e nessun timore e preoccupazione potrà scalfire i nostri cuori”.
Intervista a cura di Agrippino Castania