Lo smog fa più stragi delle guerre. CONSITALIA: “per risolvere l’emergenza coronavirus prima bisogna affrontare seriamente il problema inquinamento”

Home Ambiente Lo smog fa più stragi delle guerre. CONSITALIA: “per risolvere l’emergenza coronavirus prima bisogna affrontare seriamente il problema inquinamento”
Lo smog fa più stragi delle guerre. CONSITALIA:  “per risolvere  l’emergenza coronavirus prima bisogna affrontare seriamente il problema inquinamento”

Perché nessuno dice che per eliminare il problema del CORONAVIRUS  bisogna affrontare seriamente il problema dell’inquinamento provocato dalle emissioni incontrollate di fumi e gas altamente tossici ed inquinanti ?

L’ Associazione dei Consumatori d’Italia CONSITALIA  già da tempo chiede a tutte le autorità politiche nazionali, regionali, locali, ma anche agli uffici territoriali del Governo (Prefetture), prima di pensare alla riapertura del paese, occorre  pensare, programmare a regolamentare il flusso delle automobili e organizzare bene i servizi di trasporto pubblico.

LA FASE 2 VIENE DOPO AVERE RISOLTO L’EMERGENZA TRAFFICO E SMOG.

L’inquinamento è un pericolo per la salute, così anche lo smog è un pericolo e vanno entrambi contrastati in modo spietato.

Da tempo ormai è chiaro che l’ inquinamento uccide le persone e dunque va combattuto proprio come accade in un conflitto a fuoco. Si deve scendere in campo di guerra ed affrontarlo con coraggio. Ma per farlo serve necessariamente la collaborazione di tutto il mondo. Il nostro pianeta Terra è seriamente ammalato.

Ancora una volta il rapporto stilato dall’ Organizzazione mondiale della sanità e dal Programma delle Nazioni unite per l’ambiente (Unep) ha dimostrato che stiamo vivendo in una situazione ambientale davvero critica, tale da produrre l’emergenza coronavirus.

Più volte è stata utilizzata la spaventosa definizione di smog killer: per sottolineare che lo smog è un pericolo reale e di conseguenza è un pericolo l’inquinamento.

Le sostanze chimiche, l’anidride carbonica, l’azione dell’uomo pessima nei confronti della natura hanno creato purtroppo nel tempo una condizione difficile. Nel dossier sopra citato si evince che nel 2012 si sono avuti ben 12,6 milioni di morti proprio a causa del peggioramento delle condizioni ambientali. A Pechino,  ad esempio, si è parlato di allerta rossa. Per quale motivo?

Si dice che i livelli di inquinamento presenti nell’aria della metropoli siano altissimi e dunque risultino un serio pericolo per gli abitanti, costretti a camminare per strada utilizzando delle mascherine su naso e bocca. Lo smog è alle stelle. Ciò si dimostra un pericolo per il benessere delle persone! Per contrastare questa situazione esplosiva si cercano delle soluzioni valide: come la circolazione delle auto a targhe alterne ed il blocco totale dei cantieri all’aperto, ma di certo non basta, bisogna fare molto di più ed al più presto.

L’inquinamento va inteso in certe zone del mondo come un pericolo anche per la mancanza di acqua potabile: 842 milapersone muoiono per questo dato. Per fortuna alcune fabbriche dove si lavorava l’amianto hanno chiuso. Nel nostro paese possiamo ad esempio parlare dell’amientifera di Balangero (Torino), area finalmente bonificata. Oltre all’amianto altre sostanze come il piombo sono da considerarsi assolutamente tossiche. Achim Steiner, direttore esecutivo dell’Unep, di recente ha dichiarato ai mass-media che l’aumento delle emissioni inquinanti nel nostro pianeta crea un gravissimo costo in termini di salute e di benessere. Lo smog è un serio pericolo e tutti potremmo essere sue vittime.

La speranza è quella di voler pensare che in questo periodo utile a far registrare una riduzione del flusso di mezzi privati di oltre il 70-80%, sia stato utile a tutti  i vari amministratori pubblici di ogni livello, a programmare la gestione del traffico.

Ora serve affrontare seriamente il problema inquinamento per arrivare a trovare soluzioni utili alla cura del coronavirus.

Consitalia ha scritto al Presidente della Regione Siciliana, al Sindaco del Comune di Catania al fine di chiedere riscontro sulle attività svolte dalle amministrazioni pubbliche in fatto di tutela ambientale

Condividilo:

Lascia un commento