Le Sardine a Catania: ovviamente in pescheria, sabato 7 dicembre alle ore 18

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Le Sardine a Catania: ovviamente in pescheria, sabato 7 dicembre alle ore 18

Le Sardine si sono dati appuntamento anche a Catania. La Fontana dell’Amenano (Acqua a Linzolu) sarà alle ore 18 di domani, sabato 7 dicembre, il loro punto di raccolta.
In attesa di conoscere gli esiti della manifestazione (ci sarà una nutrita partecipazione come in altre città?) proponiamo ai lettori le considerazioni di due esponenti del mondo della politica e della cultura: Nicola Fratoianni e Tomaso Montanari, che in merito al movimento delle Sardine hanno dichiarato quanto segue.

Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana – Leu:
“Le piazze riempite dalle Sardine sono una boccata d’ossigeno e ci chiedono risposte. Si metta una accelerazione decisiva sui temi ambientali e sul rilancio della scuola e della ricerca pubblica. Insomma bisogna e si può cambiare marcia. Lo si faccia senza continuare ad amministrare alla giornata. Dobbiamo essere noi a dire a voce alta, per esempio all’Europa, basta austerità! Questa non può essere la rivendicazione dei sovranisti da strapazzo, deve essere invece la rivendicazione di chi pensa che l’Europa debba cambiare direzione per dare risposte alle persone che debbono vedere migliorare la propria condizione di vita” (da RaiNews-Studio 24)

Tomaso Montanari, in un suo articolo intitolato “Una domanda alle Sardine: il nemico è il populismo o l’ingiustizia sociale?” scrive:
“Lo strepitoso successo delle Sardine comporterà infine un’erosione elettorale della destra? Le nostre Sardine sembrano convinte – almeno a leggerne i testi – che il problema sia il populismo: e non l’ingiustizia e la diseguaglianza (parole assenti dai loro manifesti). Vorrei capire da che parte stanno, davvero, le Sardine. Perché siamo tutti felici che lo spazio pubblico torni a riempirsi di cittadini che non intendono cedere alle sirene dei nuovi fascismi, e sono il primo a voler credere nel valore positivo e liberatorio di questo ritorno collettivo in piazza, che per tanti versi allarga il cuore. Ma se si trattasse di cittadini che sostanzialmente vogliono che l’Italia resti quella che è, fascisti esclusi, saremmo al punto di partenza: perché se l’Italia rimane quello che è – cioè un Paese atrocemente diseguale, con un’economia che uccide e un’ingiustizia crescente – i fascisti continueranno a veder aumentare il loro consenso. Ma se invece le sardine saranno anche un po’ come i salmoni, e sapranno andare contro la corrente del pensiero unico, allora forse avremo una speranza in più.” (art. on-line su pagina di Rifondazione Comunista – Sinistra europea).

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