La rivolta dei Måneskin contro Saturno

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La rivolta dei Måneskin contro Saturno

Ormai lo sapete, l’Italia è sul tetto d’Europa e dell’Eurovision con Zitti e Buoni dei Måneskin.

Ora, non sono un critico musicale e forse non so scrivere, ma so leggere.

Ho letto e riletto il testo della canzone vincitrice e mi sono sforzato di cercare se c’è qualcosa “oltre il velame de li versi strani” e mi pare di si.

 Zitti e buoni è una canzone diretta, dal significato apparentemente facile e pronto ma, come sapete, ogni significato ha il suo inconscio e, la sua lettura immaginale ci permette di carpirlo, forse.

Difatti, la lettura psicologica di una canzone ci permette di vedere il significato profondo di una canzone, il significato che non ti aspetti.

Dal punto di vista immaginale Zitti e buoni è un’esortazione rivolta a noi stessi, non agli altri.

Zitti e buoni ci racconta il processo psichico che sottende la sfida più difficile nella vita, la sfida verso noi stessi, nei confronti delle nostre paure, dei nostri blocchi e delle nostre comfort zone, un vero e proprio processo alchemico verso l’accettazione della nostra diversità.

Quando decidiamo di andare oltre i nostri blocchi, oltre la nostra comfort zone, mettiamo in atto una rivolta che apparentemente è contro il mondo e gli altri, ma in realtà è rivolta verso noi stessi, verso i nostri personaggi interiori. Una rivolta che, alchemicamente, è fatta di sale, lacrime, morte (lapide), e infine le ali che ci permettono di uscire “fuori di testa”

Quando mettiamo in atto una rivoluzione interiore, può subentrare il nostro Saturno castratore, ovvero colui che vuole tagliarci la testa, che vuole tarparci le ali.

Il Saturno castratore è il nostro sabotatore interno che nei nostri discorsi si presenta con frasi che iniziano per “ma”, “però”, “se”, etc.

Quando compiamo una rivolta interiore, un grande cambiamento, dobbiamo lottare contro il nostro sabotatore, contro la potenza ineluttabile di Saturno che vuole castrare la nostra diversità.

 

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