LA REGIONE SICILIANA HA STABILIZZATO 313 PRECARI

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LA REGIONE SICILIANA HA STABILIZZATO 313 PRECARI

DI CARMELO SANTANGELO

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato che, dopo quasi vent’anni di attesa, finalmente sono stati stabilizzati 313 lavoratori precari che prestano servizio nell’amministrazione regionale, ma rimangono altri 282 lavoratori da stabilizzare che sarà emanato un bando entro ottobre “chiudendo definitivamente il capitolo del precariato storico all’interno alla Regione”, spiega l’assessore Bernadette Grasso, che ricorda lo sblocco delle assunzioni, ferme dal 2008.

I 313 dipendenti che hanno firmato il contratto a tempo indeterminato sono stati assunti tra il 1998 e il 2005 e lavorano presso i dipartimenti: Acqua, rifiuti, Ambiente, Protezione civile, Beni culturali, Agricoltura, Tecnico, Ufficio legislativo e legale e Sviluppo rurale.

Per gli ulteriori 282 precari (123 istruttori e 159 funzionari), già in servizio presso i dipartimenti della Protezione civile, Autorità di bacino, Acqua e rifiuti, Turismo e Lavoro, verrà emanato entro ottobre un apposito bando a loro riservato.

Alla notizia, appresa nei giorni scorsi pubblicata dall’ANSA Palermo, scende in campo la USB, (Unione Sindacale di Base), Presidente regionale, Sandro Cardinale, il quale prende atto della stabilizzazione di 313 precari che svolgono servizio all’interno degli uffici regionali, ritiene un atto importante e di grande rilievo umanitario quello voluto dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dare stabilità occupazionale e serenità alle tante famiglie è doveroso per un Governatore che si dica rispettabile.

L’ USB Sicilia auspica che lo stesso trattamento sia riservato per le migliaia di lavoratori e lavoratrici della Formazione Professionale siciliana, un bacino che ha subito una vera e propria macelleria sociale da una politica senza scrupoli, ignara dei diritti fondamentali dei lavoratori, che non ha rispettato le normative ancora vigenti che tutelavano questa categoria di lavoratori.

La legge 24/76 e successiva 25/93 – spiega – prevedeva la garanzia occupazionale presso altri enti in regime di convenzione, cosa che fino ad oggi è stata disattesa dalla Regione Siciliana.

È inevitabile che il malumore dei licenziati della Formazione Professionale monta di fronte a queste notizie, ovviamente non riferito ai fortunati stabilizzati, ma riferito soprattutto al Presidente Musumeci il quale si era preso un impegno con questa gente in campagna elettorale, impegno che ad oggi non risulta esaudito e ne si vede un barlume di speranza.

Nei mesi scorsi abbiamo assistito a uno scarica barile di competenze fra gli assessorati regionali competenti e il Ministero del Lavoro dove vi è in corso un tavolo aperto per affrontare l’annosa vertenza della Formazione Professionale, le uniche cose ad oggi fatte sono gli elenchi di coloro che possono fruire delle misure vigenti in termini di pensionamenti, legge 100, prepensionamenti.
L’ USB regionale fa appello alla politica regionale, e chiede il rispetto degli impegni presi nei confronti delle persone, che anch’essi svolgono un servizio pubblico, alle quali sono state fatte promesse in campagna elettorale, i lavoratori non possono attendere vita natural durante, trattati con due pesi e due misure, ancorché la Regione Siciliana è in difetto nei loro confronti a causa della mancata applicazione delle leggi vigenti.

L’ USB Sicilia auspica il medesimo trattamento che si sta applicando per i 313 fortunati (ai quali vanno le nostre congratulazioni), per i licenziati della Formazione Professionale.

Inoltre sarebbe opportuno che gli Assessori regionali Scavone e Lagalla premano sull’acceleratore della vertenza della Formazione Professionale, sperando che all’apertura dei lavori dell”ARS venga votato il collegato in modo da poter accedere al fondo di garanzia per dare respiro soprattutto a coloro che non fruiscono del reddito di cittadinanza ma che vivono in uno stato di profonda frustrazione.

Carmelo Santangelo

 

 

 

 

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