La lista grillina al palazzo dei Normanni è pronta

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La lista grillina al palazzo dei Normanni è pronta

Sono stai resi noti i 62 nomi dei canditati Grillini alle regionali in Sicilia del 5 novembre , non mi dilungo a elencarli , è già stato fatto abbondantemente rispettando il diritto di cronaca.
Quello che voglio analizzare è la mancata comunicazione dei voti di preferenza di tutti i canditati alle primarie. Come anche che la società di certificazione , pare sia riconducibile alla Casaleggio associati, non ha reso noto neppure: gli aventi diritto al voto, nè quelli che hanno votato, alimentando non poche polemiche all’interno, basta leggere i post del blog di Beppe Grillo (se non cancellati nel frattempo) .
Fonti interne si giustificano dicendo che i voti di preferenza non sono stati resi pubblici perché avrebbero distratto la votazione di domenica a Palermo per il candidato alla Presidenza della Regione per il M5S.
Ma si sa che è Cancelleri il candidato, per mancanza di rivali ma soprattutto per l’investitura che Beppe Grillo gli diete almeno due anni fa proprio a Catania durante uno dei suo spettacoli-politici che fece, per tirare su qualche soldo, è giusto però fare notare che almeno Renzi per diventare segretario ebbe due avversari .
Per il Movimento Cinque Stelle che si unge di sacralità criticando di scarsa trasparenze gli “altri” il non avere comunicato i voti di preferenza lascia molto perplessi. Ci si potrebbe chiedere il perché ? per evitare che ognuno dei canditati andasse a contestare la conta? Per evitare che ci siano ricorsi o altro? Mha!!! Vedremo se tra qualche giorno li tireranno fuori sti numeri ,ma a quel punto saranno legittimi?
Pare però strano che tutti i canditati sindaci , parlo per la provincia di Catania, siano rimasti fuori visto i buoni risultati in termine di consensi ottenuti, numeri che potevano alimentari i voti di lista , alle regionali del 5 Novembre . Invece si leggono nomi, si degli uscenti, ma di molti sconosciuti, oppure di alcuni che nelle passate elezioni amministrative non hanno eccelso per consensi, anche questo fa pensare , ma senza malizia , che questi siano entrati come riempitivo a discapito di chi avendo un bagaglio di voti poteva aumentare il consenso alla lista , ma forse rendere la rielezione o la elezione di qualche papabile, un po’ in salita. Però il Movimento non fa di questi calcoli da bottegai.
In queste primarie è venuta a cadere un’altra delle regole del Movimento “ si possono candidare solo coloro che hanno una fede incontrollabile al dogma grillino attraverso l’attivismo” leggendo la lista alcuni nomi non credo rientrano tra gli attivisti come Giovanni Callea, esperto di sviluppo locale e marketing territoriale, che è stato il coordinatore e responsabile musicale delle prime due edizioni di Kals’art, a Palermo, attivista? O facente parte della società civile? È bene chiarire se ora anche il M5S fa le deroghe alle regole come il P.D., comunque sia la campagna elettorale è solo agli inizi, tutto può succedere.

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