L “BANDO … SURGELATO” PER LA RACCOLTA RIFIUTI A CATANIA. DISSERVIZI E SPRECO DI SOLDI!

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L “BANDO … SURGELATO” PER LA RACCOLTA RIFIUTI A CATANIA. DISSERVIZI E SPRECO DI SOLDI!

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI CONFRONTI SUL PIANO DI INTERVENTO E CONVOCHI L’OSSERVATORIO
“Il bando … surgelato per la raccolta rifiuti è una farsa. Se non fosse una tragedia per i tartassati cittadini catanesi, costretti a pagare oltre misura un servizio che funziona poco e male!”. I segretari generali di Uil e UilT Catania, Enza Meli e Salvo Bonaventura, intervengono sulla “gara cinque-volte-deserta per l’appalto settennale di igiene ambientale” e chiedono che “passata la Festa, l’amministrazione comunale torni a concentrarsi su come risolvere questo mistero buffo, ascoltando magari le proposte nostre e altrui”. “Bisogna fare presto (e bene) anche per non sprecare ancora soldi – aggiungono Enza Meli e Salvo Bonaventura – Il precario, insoddisfacente, servizio attuale costa infatti quanto il totale previsto per i quattro lotti futuri. Quindi, o il Comune oggi sta regalando soldi o l’appalto settennale contempla un ribasso impraticabile per chiunque. Mai come adesso riteniamo indispensabile e urgente che il Comune esponga il proprio Piano di intervento e lo sottoponga al confronto, aprendolo a un doveroso contributo di idee. A questo proposito, ricordiamo di avere più volte inutilmente sollecitato la convocazione dell’Osservatorio comunale di settore cui partecipano esponenti di organizzazioni, associazioni e ordini professionali assieme a rappresentanti dell’ente locale”.
I segretari della Uil e dell’organizzazione di categoria UilT affermano: “Aspettando iniziative della giunta Pogliese, ricordiamo come il Consiglio abbia fondato la propria delibera di affidamento del servizio su una relazione redatta dagli Uffici competenti. Proprio questa, però, crea negli esperti le maggiori perplessità facendo nascere più di un dubbio sul fatto che possa garantire quegli standard di prestazioni necessari per una realtà come quella cittadina. Il bando, ad esempio, non è a misura di Catania nella previsione di mezzi richiesti e personale da utilizzare. Inoltre, ignora la questione dell’inquadramento contrattuale del personale dirigenziale addetto al coordinamento, imprescindibile com’è ovvio comprendere per un servizio che prevede l’impiego di 775 lavoratori”. “Salta, poi, all’occhio – specificano Enza Meli e Salvo Bonaventura – il costo medio per operatore ecologico che è inferiore rispetto a quanto previsto nello stesso Piano di Intervento approvato dal Consiglio nel 2016. Se infatti il numero di addetti è cresciuto da 654 del 2016 a 775 di oggi, il costo del personale inspiegabilmente non aumenta ma diminuisce. A ciò si aggiunge che il Piano utilizza le tabelle contrattuali del 2015 e non quelle aggiornate, costringendo l’eventuale impresa aggiudicataria a rimetterci o attenersi a tabelle che la espongono a contenziosi legali”.
I segretari generali di Uil e UilT, Meli e Bonaventura, concludono: “Pare persino ovvio a questo punto il motivo per cui alcuni imprenditori del settore hanno ammesso di non avere neppure scaricato il bando per non perdere tempo. I catanesi, nel frattempo, pagano e devono accontentarsi di un servizio affidato con gare-ponte che non prevedono neppure lo spazzamento di alcune zone cittadine, tra cui la stessa Villa Bellini”.

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