Italiana dipendente dai Cinesi per € 2,77cent. l’ora

Il Commissariato di P.S Borgo Ognina nell’ambito del contrasto alla vendita di prodotti privi di marchio C.E; ha effettuato un’irruzione presso un negozio gestito da Cinesi sito nei pressi di P.zza Lanza. Durante i controlli, coadiuvati dalla polizia locale è stato riscontrato che i coniugi titolari dell’attività si trovano in Cina e le loro veci venivano svolte dalla figlia minorenne, senza che ne fosse data alcuna comunicazione alle autorità competenti. Al momento dell’accesso una dei dipendenti, senza permesso di soggiorno, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale perché scappata andandosi a chiudere a chiave dentro una stanza del negozio, una seconda dipendente, italiana questa volta, ha ammesso di lavorare in nero per 2,77€ all’ora.
Il negozio inoltre non era in regola con la sicurezza dei luoghi di lavoro, tra l’altro è stata riscontrata in uno scantinato senza area e luce naturale una cucina con relativi utensili. E’stata quindi sequestrata numerosa merce priva del marchio C.E tra cui: materiale elettrico, giocattoli, prodotti per cani, casalinghi.
Infine, è stata accertata la presenza di cartellonistica pubblicitaria e tabelle luminose, installate senza le necessarie autorizzazioni e senza aver pagato le imposte dovute.
A tal riguardo, unitamente alla Polizia Locale – Reparto Annona e Ambientale, sono state elevate sanzioni sino ad un massimo pari a euro 29.272.
Per i sopra descritti motivi i 4 cittadini cinesi H.P., H.X., Z.X., rispettivamente coniugi e zio della minore presente al controllo, e la stessa ragazza, sono stati indagati in stato di libertà per reati legati alla sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro e per sfruttamento del lavoro mediante l’approfittamento dello stato di bisogno del lavoratore.