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Il calcio Catania merita rispetto: rinascerà come una fenice

CATANIA – Il Catania, sin dalla sua fondazione, ha ricoperto un posto speciale nel cuore dei catanesi. I tifosi etnei hanno messo nella loro vita la squadra rossoazzurra, facendola diventare come una seconda pelle. Un giorno camminavo per le vie cittadine, quando improvvisamente vidi due uomini (con la maglietta del Catania) che commentavano:«La nostra squadra supererà questo momento, né abbiamo superati ancora di peggiori». Queste frasi mi fecero capire di quanto sia grande l’amore che i supporter catanesi nutrono verso la loro formazione calcistica. La squadra tornerà sicuramente a rivestire posizioni di gradevole apprezzamento sportivo. Possiede gli uomini adatti per rinascere. Sono lieto di ricordare la storia del calcio Catania. L’attuale società, fondata il 24 settembre 1946, ha stessi colori sociali e simboli, ma titolo sportivo e numero di matricola federale diversi rispetto a quelli dell'”Associazione Fascista Calcio Catania” fondata nel 1929 e sciolta nel 1943, ma benché la dirigenza attiva negli anni 2010 non si richiami esplicitamente alla sua antesignana e diverse fonti catanesi calcolino per i due club statistiche separate (ma accostate), l’almanacco Panini e la rivista Calcio 2000 pongono le due compagini in continuità e approfondite ricerche storiche hanno testimoniato una tradizione sportiva comune. La squadra fu promossa per la prima volta in Serie A nel 1954. I colori sociali del club siciliano sono il rosso e l’azzurro mentre il suo simbolo è rappresentato dall’elefante, simbolo anche di Catania. I soprannomi più noti del club, sono gliEtnei e i Rossazzurri. Dal 27 novembre 1937 disputa le partite interne presso lo stadio angelo massimino di Catania (20.266 posti). Gli etnei hanno disputato 17 Campionati Italiani di massima serie, ottenendo come migliore piazzamento l’ottavo posto negli anni 1961, 1964, 1965 E 2013.Ha inoltre preso parte a 34 campionati di Serie B, 30 di Serie C 1 di Serie D e 1 di eccellenza Secondo la classifica stilata mensilmente dall’Iffhs, invece, il più alto piazzamento mai ottenuto dalla squadra in questa classifica è stato il 174º posto, nel 2008. Inoltre il Catania è al 10º posto nella classifica perpetua della serie be 22º posto su 65 nella classifica perpetua della serie a, che tiene conto di tutte le squadre di calcio che hanno militato nella massima serie nazionale almeno una volta. Nella sua storia, il Catania ha vinto: un campionato di Serie B (nel 1953-1954), una prima divisione (nel 1933-1934),cinque campionati di Serie C (nel 1938-1939, 1942-1943, 1947-1948, 1948-1949 e nel 1974-1975), un campionato diserie c1 (nel 1979-1980), una serie c2 (stagione 1998-1999) e una serie d (nel1994-1995). vanta inoltre una semifinale in coppa italia nell’edizione 2007-2008, e una finale in coppa delle alpi nell’edizione 1964. Ripercorriamo il cammino del Catania negli anni recenti. Nel 2000 si registra l’avvento dei Gaucci al vertice della società: patron divenneLuciano Gaucci, presidente suo figlio Riccardo. Nel 2000-2001 il Catania sfiora la promozione in Serie B. Al secondo anno, il 9 giugno 2002, il Catania conquistò la promozione in B a Taranto, pareggiando contro la squadra locale la finale di ritorno play-off dopo la vittoria per 1-0 in casa con rete di Michele Fini. Nel 2002-2003 la squadra retrocede in Serie C1, ma poi viene riammesso in seguito ad una serie di vicissitudini giudiziarie (il secondo Caso Catania). Nel 2003-2004 la squadra viene messa in piedi in un solo giorno dal direttore sportivo Guido Angelozzi, con i giocatori scartati dalla Serie B. Tra questi c’è anche Giuseppe Mascara, reduce da un brutto infortunio, che si rivela fondamentale. Con Gabriele Matricciani e Stefano Colantuono in panchina e con alcuni buoni giocatori tra i quali Gennaro Delvecchio e Jaroslav Šedivec, la squadra sfiora la promozione in Serie A e vive un’annata positiva. A tre giornate dal termine, i Gaucci cedono la società ad Antonino Pulvirenti. Abbiamo potuto notare che la squadra è sempre riuscita, nonostante i vari momenti, a risalire. I tifosi non dimenticheranno mai questa frase “Clamoroso al Cibali”. Attribuita al radiocronista Sandro Ciotti, coniata domenica 4 giugno 1961 durante la cronaca di Catania-Inter (2 – 0) giocata allo stadio Cibali, valevole per l’ultima giornata del campionato di Serie A 1960-1961, a “Tutto il calcio minuto per minuto”. Come si dice:” Il passato torna sempre”.

Foto: fonte Catania calcio Spa

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