Flop delle mascherina a 50 centesimi

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Flop delle mascherina a 50 centesimi

A poche ore dall’arrivo delle mascherine calmierate sono già finite, il Commissario della Protezione civile incolpa le farmacie. Queste mascherine che non sono state consegnate in tutte le grandi citta come Torino e Milano, sono finite anche nei piccoli centri. NOn ha retto la distribuzione neppure a Roma L’allarme viene direttamente da Marco Cossolo, presidente di Federfarma. “Nella quasi totalità delle farmacie dove sono state consegnate a prezzo calmierato, per esempio a Roma, le mascherine chirurgiche sono già finite. Non sono state ancora consegnate in altre grandi città come Milano e Torino e c’è ancora stallo sulla carenza di mascherine. I farmacisti sono disponibii alla vendita, ma le ingenti quantità promesse, affinché queste ultime fossero nella disponibiltà delle farmacie, purtroppo non sono arrivate. Su questo siamo punto e a capo“, ha dichiarato Cossolo come riportato dall’ANSA.Ovviamente si tratta di quelle mascherine chirurgiche che in teoria hanno una funzionalità di massimo 4 ore poi debbono essere buttate, ovviamente negli appositi contenitori cosi dice la norma.
La difesa di Aruri che attacca “La colpa non è mia ma di distributori e farmacisti”, si è difeso Arcuri. “Le farmacie non hanno le mascherine perché due società di distribuzione hanno dichiarato il falso non avendo nei magazzini i 12 milioni di mascherine che sostenevano di avere“. “L’unica mia ‘colpà è di non aver voluto ‘sanare mascherine prive di autorizzazioni che i responsabili della distribuzione avrebbero voluto mettere in commercio“. “Non è vero che i farmacisti ci avrebbero rimesso o ci starebbero rimettendo perché ai distributori è stato comunque garantito un rimborso perdispositivi acquistati prima della definizione del prezzo a 0,50 centesimi. L’unica evidente verità è che non essendo in grado di approvvigionarsi delle mascherine, adesso provano a scaricare le loro responsabilità sul Commissario. Oppure, peggio ancora, aumentando il prezzo”.

È evidente che la macchina organizzativa, almeno per quanto riguarda la distribuzione delle mascherine, sta mostrando limiti evidenti. Qualcosa non procede come previsto e molti cittadini sono costretti ad assicurarsi i dispositivi di protezione individuale spendendo cifre consistenti se non addirittura esagerate. Inoltre non sempre i canali di distribuzione sono propriamente affidabili.
Quello che salta agl’occhi è che il Governo e il suo braccio operativo non è in grado neppure di garantire una mascherina a 0.50ccent, mi chiedo anche a nome degli Italiani, come si può in queste condizioni attuare delle politiche di rilancio dell’economia?

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