Emozioni in scena, alla sala Chaplin, con “La rosa tatuata”

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Emozioni in scena, alla sala Chaplin, con “La rosa tatuata”

di Gabriella Magistro

Mettere in scena un lavoro come “La rosa tatuata” è quasi un gioco d’azzardo eppure Elisa Franco ha vinto. Una drammaturgia nata dalla mente brillante di Tennessee Williams scritta espressamente per Anna Magnani. La magnifica attrice però non conosceva abbastanza l’inglese da poterlo interpretare in teatro. Fu così che Williams si convinse a cedere i diritti per la realizzazione di un film ma pose al produttore due condizioni: la prima assegnare la parte di protagonista femminile alla Magnani, la seconda realizzare egli stesso la sceneggiatura. Per coprire i rischi sul mercato fu scelto come protagonista maschile un attore di successo come Burt Lancaster. Il film prese tre oscar, uno alla Magnani, come miglior attrice protagonista, nei panni di Serafina delle Rose. La donna è una siciliana, ancorata alle proprie radici, vorrebbe addirittura convincere la figlia che la scelta di castità e celebrazione fatta nei confronti del defunto marito è giusta, doverosa e replicabile. Riportare in teatro un lavoro complesso come questo è una bella sfida, richiede un imbastitura registica e un lavoro sull’attore molto minuzioso, attento e serio. Eccellente e senza sbavature in scena, la stessa Elisa Franco, nei panni della protagonista Serafina Delle Rose, affiancata con grande competenza ed espressività da Viviana Toscano, sul palco la figlia, Rosa Delle Rose. La bellissima ragazza subisce un po’ le manie della madre dalle quali si affrancherà grazie all’amore azzardato, per i tempi, verso un marinaio Jack Hunter, rappresentato dal bravo e giovane attore Alberto Hitch Abbadessa. Il nodo della vicenda verrà sciolto alla fine da Alvaro, l’ostinato conterraneo che riesce a trovare la chiave per riaprire il cuore della vedova. Amleto Monforte riesce a vestirne in panni con ironia e brillante determinazione. Splendide le interpretazioni di tutti gli attori – che hanno saputo divertire e commuovere, muovendosi con la dovuta sincronia e leggerezza per tenere testa ad un capolavoro del cinema. Inoltre, la regia ha saputo rendere lo sguardo un po’ irridente e caldo di Tennessee sulla “Little Italy” degli anni Cinquanta. Deliziosa la scenografia. Chiude così con una pioggia di meritati applausi, alla sala Chaplin, la stagione de “La carrozza degli Artisti”.

Cast: Serafina Delle Rose (Elisa Franco) Rosa Delle Rose (Viviana Toscano) Alvaro (Amleto Monteforte) Jack Hunter (Alberto Hitch Abbadessa) Estelle (Serena Leonardi) Padre De Leo (Giovanni Fontanarosa) Assunta (Linda Dipasquale) Miss Yorke (Enrica Pandolfo) Flora (Rosa Lao) Bessie (Rosita Rita Trovato) Commesso viaggiatore (Sergio Borsellino) Dottore (Luca Micci) Teresa (Rossella Strano) Giuseppina (Stefania Nibbi) Salvatore (Federico Longo). Produzione: “La Carrozza degli Artisti”. Regia: Elisa Franco. Costumi: Ariana Talio. Scenografie: Arsinoe Delacroix e “I servi di scena” Fonica Letizia Contadin

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