EMERGENZA FAME: rischio disordini. Consitalia chiede l’intervento del Prefetto

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EMERGENZA FAME: rischio disordini. Consitalia chiede l’intervento del Prefetto

«Le misure prese dal Governo sono necessarie ma vanno accompagnate a un supporto concreto alla popolazione, altrimenti la situazione potrebbe degenerare»,

La maggioranza  dei catanesi non ha risparmi che possano consentire di far fronte anche solo alla necessità di fare la spesa se le disposizioni attuali dovessero protrarsi per troppo tempo. Quanto accaduto nelle carceri italiane sarebbe solo un’avvisaglia di ciò che potrebbe accadere per le strade e nelle città prossimamente se non dovessero attuarsi misure immediate e concrete.

«Quando la gente è disperata può fare di tutto» ci deve mettere in guardia anche verso il gran numero di immigrati irregolari presenti sul territorio italiano per via delle politiche  dissennate degli ultimi anni che si aggiungono ai disoccupati, i precari e i lavoratori in nero italiani che, senza un aiuto concreto e immediato da parte del Governo nazionale e regionale, potrebbero trovarsi davvero nella condizione di dover delinquere per sopravvivenza a breve.

«La Sicilia non è neanche attrezzata a livello di esercito e forze dell’ordine per fronteggiare uno scenario del genere» a parere di molti cittadini utenti consumatori anche a causa dei numerosi sprechi di denaro pubblico, presenza di comitati d’affare gestiti dalla politica e/o forze occulte ecc. Forse davvero la toppa potrebbe rivelarsi peggiore del buco e non solo per le conseguenze economiche, già enormi, dei provvedimenti presi per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

E’ giusto restare a casa ed è giusto rispettare le regole.

In questo momento sui social e nei vari gruppi whatsapp girano notizie di ogni genere riguardanti presunti complotti mondiali, presunta gestione anomala del sistema sanitario motivo per cui oggi ci si ritrova a rimanere a casa per emergenza sanitaria.

La cattiva gestione dell’emergenza riguarderebbe tutti, a parere di molti utenti, visti i numerosi messaggi pubblici riportati da facebook e/o youtube (canali utilizzati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri) , non solo quindi presunte responsabilità  del Governo centrale, ma anche del Governo regionale e dei singoli Sindaci.

Tutti i politici e amministratori in questo momento sono a Casa e hanno abbandonato la nave – a parere dei molti cittadini che in questi giorni pubblicano messaggi ormai di dominio pubblico – , in un momento dove servirebbe proprio il loro aiuto e intervento  anche al fine di  prevedere la ricostruzione del dopo “emergenza corona virus”.

E’ chiaro a tutti che l’ipotizzata ripresa dovrà avvenire in maniera graduale anche tramite la regolamentazione del traffico veicolare, misure di prevenzione da danni derivanti dallo smog e fumo, ridurre sovraffollamenti nelle classi scolastiche ecc.

La chiusura dei mercati all’ aperto ha inoltro prodotto ulteriori malcontenti, visto che, a parere di molti cittadini utenti consumatori, così come riportato da messaggi pubblici riportati  anche dai numerosi social e/o notizie  giornalistiche e/o stampa, non ha risolto i problemi, considerato che i mercati al chiuso (supermercati ecc) continuano a lavorare, producendo di fatto sovraffollamento nelle file,  mentre le piccole imprese che commerciavano prodotti alimentari all’aperto hanno subito una chiusura indiscriminata, vista la mancata tutela dei mercati all’aperto.

I pescatori professionali ad esempio già da tempo propongono l’istituzione di nuovi mercati all’aperto, e quindi chiedono di essere  autorizzati, impegnandosi a rispettare e a fare rispettare le regole e le leggi, chiedono l’apertura di nuovi mercati pescatore-consumatore da realizzare all’interno delle varie aree portuali presenti nelle città, dove cè abbastanza spazio inutilizzato che potrebbe dare un’eventuale sbocco al problema assembramento davanti ai supermercati i quali potrebbero essere aperti H24 favorendo dunque l’afflusso senza stress e/o calca, favorendo inoltre l’assunzione di nuovo personale.

L’Associazione dei Consumatori d’Italia ha inviato una PEC al Signor Prefetto, al Signor Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e per conoscenza al Signor Questore al fine di prevedere misure a tutela dei cittadini utenti.

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