EMERGENZA CORONAVIRUS, ANCORA LENTA LA DISTRIBUZIONE DEI DPI AL PERSONALE SANITARIO

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EMERGENZA CORONAVIRUS, ANCORA LENTA LA DISTRIBUZIONE DEI DPI AL PERSONALE SANITARIO

Forti carenze ancora di mascherine, camici, tute e occhiali protettivi: in caso di contagio si rischia di privare i reparti di personale «Troppo lenta la distribuzione dei dispositivi di protezione individuali (DPI) agli operatori sanitari: forti carenze ancora di mascherine FFP2- FFP3, camici/tute protezione, occhiali protettivi negli ospedali catanesi. Esortiamo la Protezione civile ad accelerare i tempi per evitare che un eventuale contagio privi le strutture di altro personale in questo momento necessario».
È quanto afferma il dottor Massimo De Natale, segretario generale della Cisl Medici di Catania, in merito all’emergenza coronavirus nelle strutture sanitarie catanesi.
«Il nostro sistema sanitario regionale si sta preparando per rispondere al meglio alla pandemia da coronavirus – aggiunge – e di ciò bisogna essere grati a tutti gli operatori. Un plauso va rivolto a tutti medici del servizio sanitario per l’impegno che si stanno producendo in un grande impegno, in questa fase di emergenza, soprattutto nei pronto soccorso, nelle rianimazioni e nei reparti di malattie infettive e pneumologia».
«Esortiamo dunque le istituzioni – afferma De Natale – affinché tutti gli operatori sanitari operanti nei servizi di emergenza-urgenza abbiano una dotazione adeguata di dispositivi di protezione individuale, dalle mascherine FFP2-FFP3, ai camici, alle tute e agli occhiali protettivi, così come tutti gli operatori sanitari negli ambulatori sia ospedalieri sia territoriali, nel rispetto delle prescrizioni di legge in tema di sicurezza sul lavoro. Per evitare che gli operatori sanitari si possano infettare ed essere messi, di conseguenza, in quarantena, riducendo sempre di più il numero degli operatori sanitari già in numero ridotto».
Secondo De Natale, «questa pandemia ha fatto emergere i limiti sulla sanità riguardante il personale, i posti letto e le attrezzature di terapia intensiva». «Negli ultimi dieci anni, anche se la tendenza era già evidente da molto prima – sottolinea il segretario della Cisl Medici etnea – il Servizio Sanitario Nazionale è stato sottoposto a profondi cambiamenti: piani di rientro, spending review della sanità pubblica con il blocco del turnover del personale e vincoli a nuove assunzioni».
«Oggi sarebbe auspicabile velocizzare il piano di assunzioni straordinario dei medici già annunciato dall’assessore regionale – conclude De Natale – espletando in breve tempo i concorsi in itinere, superando tutti i tetti di spesa imposti».

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