Educazione alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

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Educazione alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

Presso l’Istituto Industriale Archimede di Catania, è stato svolto un incontro volto alla informazione al fine di educare i ragazzi, riguardo alle cosiddette MST(malattie sessualmente trasmissibili) che possono verificarsi senza le dovute protezioni durante i rapporti sessuali. Ecco un’illustrazione del meeting a cura del dott. Marcello Stella.
-” Intorno alla metà del secolo scorso, nei Paesi industrializzati, le migliorate condizioni socio-economiche e le conquiste terapeutiche del secondo dopoguerra ridimensionarono notevolmente l’incidenza delle classiche malattie veneree (sifilide, gonorrea ecc.), al punto da lasciare supporre una loro graduale scomparsa negli anni a venire. Successivamente, però, anche in conseguenza della crescente promiscuità sessuale e della globalizzazione, l’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili (MST) è nuovamente aumentata ed il loro gruppo è andato via via arricchendosi di patologie dalle caratteristiche diverse rispetto a quelle conosciute fino agli anni ‘70 del XX secolo. Ogni anno, nel mondo si registrano 340 milioni di nuovi casi di MST, che riconoscono oltre 30 diversi agenti eziologici, tra i quali figurano virus, batteri, funghi e parassiti.. Le forme più diffuse e conosciute sono le infezioni da Candida, da Clamidia e da Trichomonas Vaginalis, la Gonorrea, la Sifilide, dovuta al Treponema Pallidum nonché le forme virali, tra le quali le infezioni da Herpes virus di tipo II (HsvII), da Papillomavirus (Hpv), da virus dell’epatite B (Hbv), da virus dell’epatite C (Hcv) e da virus dell’immunodeficienza umana (Hiv). La prevenzione delle MST e l’enorme valenza sociale della stessa sono state state gli argomenti di un seminario interattivo e multimediale, tenuto sabato 22 febbraio 2020 dal Rotary Club (RC) “Catania Duomo 150” Distretto 2110 Sicilia – Malta, di concerto con il Comitato Consultivo Aziendale (CCA) dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) 3 di Catania e con la Rete Civica della Salute (RCS), nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Archimede”, con sede a Catania, in viale Regina Margherita, 22. Il seminario, rivolto agli studenti ed ai docenti dell’Istituto, rientra nell’ambito del progetto distrettuale sulla prevenzione delle MST del Distretto 2110 Sicilia – Malta per l’Anno Rotariano 2019 – 2020. Relatori del seminari sono stati i Soci prof. Carlo Pafumi e Dott. Franco Pepe, ginecologi membri della Commissione del Club per la prevenzione della MST. Ha moderato il Socio Dott. Marcello Stella, Presidente della Commissione. Hanno presenziato il Presidente del Club Ferruccio Cardillo, assieme ai Soci Concetta Lazzaro, Giovanni Falsone e Pippo Petralia, nonché il Presidente del CCA dell’ASP 3 di Catania, Dott. Angelo Murgo. Dalle relazioni del Prof. Pafumi e del Dott. Pepe è emerso che una delle categorie di pazienti più a rischio è proprio quella dei giovani adolescenti – tra i quali, per l’appunto, gli studenti dell’Istituto – in quanto la carenza di conoscenze, anche sul principale presidio di prevenzione, rappresentato dall’uso prossimità di essi. Per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, l’uso del profilattico, hanno puntualizzato i relatori, è da ritenersi molto efficace, anche se, comunque, non riesce ad assicurare il 100% di protezione dalle infezioni. Un dato piuttosto allarmante è che l’uso del preservativo tra i giovani, dal 38%, stimato negli ultimi anni, sta diminuendo drammaticamente, tanto che gli ultimi dati è stato valutato inferiore al 23%. Inoltre, i preservativi vengono adoperati quasi esclusivamente per proteggersi da nell’accesso ai servizi di diagnosi e terapia possono incidere negativamente sull’ attitudine al controllo. In Italia la fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 15 e i 24 anni. Il contagio avviene durante rapporti sessuali di varia natura (genitale, anale, oro-peniena, oro-vaginale, oro-anale, mediante l’uso di giocattoli sessuali) con contatto diretto di liquidi infetti, come sperma, secrezioni vaginali e sangue perduto da piccole lesioni. Particolarmente rischioso è il coito anale, spesso responsabile di modeste lacerazioni delle mucose, che diventano porte d’ingresso per i germi. Per quanto riguarda il petting, sussiste un certo rischio di trasmissione in caso di contatto dei genitali od eiaculazione l rischio di gravidanze indesiderate e non per proteggersi dal rischio di malattie sessualmente trasmissibili. Molto efficaci nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili sono anche le vaccinazioni, tra le quali quella contro l’Hpv e contro l’Hbv, che, tuttavia, analogamente all’ uso del preservativo, non possono garantire la protezione totale dalle infezioni. Nel caso del Papilloma virus, oggi è disponibile un vaccino nonavalente che comprende 9 sierotipi, tra i quali 2 sono responsabili delle forme condilomatose e gli altri 7 danno luogo a tumore della cervice, della vagina, della vulva, dell’ano, del pene e dell’orofaringe. La vaccinazione viene offerta gratuitamente dal SSN a tutti i ragazzi e le ragazze a partire dagli 11 anni e fino al compimento dei 19 anni. La prevenzione secondaria può essere effettuata attraverso lo screening di massa con il PAP test e con il test del DNA virale. Le donne dai 25 ai 64 anni dovrebbero sottoporsi sistematicamente a PAP test e/o a test del DNA; anche gli uomini dovrebbero essere sottoposti al est del DNA virale mediante tamponi oro-faringei e penieni. Nel corso del seminario, numerosi sono stati gli interventi ed i quesiti posti dagli studenti e dai docenti che hanno partecipato ed al termine ha fatto seguito una interessante discussione. In conclusione, il Dott. Murgo ha riferito all’auditorio che la prevenzione delle MST rientra nel programma di prevenzione ed educazione alla salute, attraverso seminari scolastici e screening di massa, che da quasi tre anni il CCA dell’ASP 3, di concerto con la RCS, svolge nel territorio dell’Area Metropolitana di Catania, in virtù della stipula di 29 protocolli di intesa con altrettanti Comuni della Provincia. Al termine del seminario, sono state raccolte numerose adesioni alla RCS.

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