Due uomini e una single

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Due uomini e una single

 

di Matteo Licari – foto di Salvo Biglio.

”Due Uomini e Una Single” , è uno spettacolo scritto nel 2011 da Melania La Colla poetessa, scrittrice, drammaturga di squisito sentire e interpretato da Liliana Biglio, Paolo Conti e Emanuele Leotta. L’abbiamo visto l’altra sera al teatro parrocchiale della Chiesa di San Francesco alla Civita. Lo spettacolo si prefigge di dare al pubblico una visione assolutamente parodistica, surreale, di due celebri coppie: Otello e Desdemona prima e Anita e Giuseppe Garibaldi dopo, con l’inserimento in entrambe le parti in cui è diviso, di un ”terzo incomodo”. L’intera piéce  ricalca lo stile del cosiddetto  ”Meta Teatro” (Teatro nel Teatro) e, in maniera necessariamente ridimensionata sotto l’aspetto musicale, si rifà al famoso Trio Marchesini, Lopez e Solenghi, e aspira ad essere un tributo d’affetto ai tre grandi artisti del piccolo schermo, del teatro e del cabaret, omaggiando, in particolare, la mai abbastanza compianta Anna Marchesini. La pièce, navigando le placide acque della fantasia, “saccheggia” l’Otello del vate di Stratford upon Avon  con le gag esilaranti di una Desdemona/Marchesini magistralmente rifatta dalla bravissima Liliana Biglio e un Otello nero, ma nero che più nero non si può cui ha dato corpo Paolo Conti, insidiati da uno Jago davvero inedito che odia Desdemona per  una ragione al passo coi tempi, diversa da quella che già conoscete. Nel secondo tempo si dà ragione del vero motivo che  indusse Garibaldi a intraprendere la Spedizione dei Mille, che tanto dolore e tanti lutti procurò (e ancora procura) alle popolazioni del meridione d’Italia. Una storia stupefacente che ha appassionato i fortunati spettatori e che ha protagonista assoluta Anita, la moglie brasiliana di Garibaldi, che per l’occasione s’alza dalla tomba dove riposa da 11 anni e si fa paladina della unificazione d’Italia. Una storia inedita, avvincente, divertente e geniale che segna il trionfo del genio femminile, resa sulla scena dalla inedita, avvincente, divertente,  geniale e straripante Liliana Biglio. Altrettanto inedito Lui, Giuseppe visto in una veste finalmente reale, un uomo vero cui ha dato gli attributi Emanuele Leotta. Last but not least uno speciale menestrello, un cantastorie, sofferto da Paolo Conti, che invano cerca di riportare  realtà ove il sogno regna. Viene scacciato tutte le volte che si presenta perché è vile la realtà e il sogno esalta gli uomini , dona loro vita. Un lampo di Luce tra due interminabili oscurità.

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