Il diritto alla prima casa

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Il diritto alla prima casa

“La casa deve essere un diritto e non un miraggio” è stata la frase di apertura a questo incontro tematico svoltosi 10 febbraio presso la sala Coppola all’interno del Comune di Catania.

Il Convegno, ideato e organizzato dal Presidente regionale dell’Associazione dei Consumatori d’Italia (CONSITALIA), FabioMicalizzi, in collaborazione con l’avvocato Domenico Borgese, Presidente e Segretario regionale dell’Associazione AIACE, ha visto la partecipazione di un folto numero di pubblico. Del Convegno hanno inoltre preso parte il Consigliere comunale Alessandro Porto, l’avvocato Silvio Aliffi quale Presidente nazionale CONSITALIA, Rosa Guerrera, Presidente in carica di CONSITALIA di San Giovanni La Punta, l’architetto Sebastiano Caruso, Presidente regionale dell’Associazione Opinione Pubblica, Mario Di Mauro, Presidente dell’Istituto TerraLiberAzione, Giuseppe Giansiracusa di LegaCoop, il geometra Salvatore Guarino, Presidente dell’Associazione Siciliana Contribuenti, Orazio Vasta  della Federazione del Sociale USB Catania e l’avvocato Maria Giovanna Cannatella, esperta in diritto bancario. Tra gli intervenuti anche l’avvocato Leonardo Amico che ha ben esposto il tema del sovraindebitamento e della legge 3/2012 in merito.

La tematica, molto sentita e partecipata, e che ha visto il protrarsi del dibattito ben oltre i limiti di tempo previsti, è stata presentata sotto molteplici aspetti a partire dalle cause che hanno portato alla crisi  immobiliare e dal problema degli insoluti fino alla realtà degli sfratti (che nel 2017 si calcola intorno ai 7000, e nel 2018 già si è arrivati a 900  nel solo mese di gennaio ) e dei senzatetto.

Si è evidenziato come già da alcuni anni la Regione non sta sostenendo la nascita di cooperative per la costruzione di abitazioni,  che da un lato sono già in difficoltà perché risultano sempre meno i nuclei familiari che possono presentare garanzie.

È stato toccato pure il delicato tema delle aste giudiziarie dove spesso si sono riscontrate delle anomalie come anche nelle procedure esecutive immobiliari presenti nei vari tribunali d’Italia, dove ad esempio, spesso si verificano divergenze interpretative  da una porta all’altra ma che hanno comunque lo stesso comune denominatore, che sembra essere agli occhi di tutti la difesa d’ufficio a favore delle banche e istituti di credito in generale.

L’avvocato Borgese e l’avvocato Maria Giovanna Cannatella hanno  parlato del titolo esecutivo e delle numerose interpretazioni che spesso vengono utilizzate  nelle varie procedure esecutive e che vanno a penalizzare sempre e solo i cittadini utenti consumatori identificati come esecutati.

Un esempio classico è quello che vede la procedura iniziata da una banca, ma che poi, in corso d’opera, cioè in piena fase di svolgimento della stessa, vive il verificarsi delle cessioni del credito tra le varie società tutte collegate tra loro; tutto ciò senza considerare il fatto che il precetto iniziale era stato effettuato da una banca.  

Succedeva così che successivamente le altre operazioni venivano eseguite da tutte le altre società che, durante la partita, si passavano palla, creando confusione all’interno delle varie procedure ed eventuali ipotesi di reati.

Si dà per certo che vi ha influito lo sbalzo di valore della moneta nel passaggio dalla lira all’euro a causa dei mancati controlli da parte dello Stato. Ed ecco che il costo della vita si è alzato vertiginosamente e per molte famiglie italiane il compenso lavorativo non riesce a coprire il pagamento del debito,come nel caso, per esempio, dell’acquisto di un immobile.

La proposta presentata dal Presidente regionale di CONSITALIA Fabio Micalizzi ai fini di costituire uno sportello in difesa dei debitori e degli esecutati è stata molto ben accolta dal sindacato USB e dalle altre associazioni presenti.

di Claudio Samuele Schillaci

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