Debutto pirotecnico di “Ntonia e Pasqualinu”

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Debutto pirotecnico di “Ntonia e Pasqualinu”

Un debutto “pirotecnico” quello di “’Ntonia e Pasqualinu”: applausi a scena aperta e fuochi d’artificio hanno caratterizzato la colorata commedia con musiche rappresentata ieri nel Palazzo della Cultura e dedicata alla fuga del pachiderma donato negli anni Sessanta a Catania. E un’altra delle attrazioni dello spettacolo, è stato proprio il “vero” elefante, che barriva, ballava, correva e, soprattutto, stupiva.

«Lo stupore – ha spiegato la regista Cinzia Caminiti Nicotra – è una delle cifre dello spettacolo. Il pubblico ha mostrato di apprezzare moltissimo le continue sorprese di questa bella favola, un elogio dell’amore e della tolleranza che esalta lo spirito e l’identità catanesi, arricchita da giocolieri e artisti da strada, fuochi d’artificio e distribuzioni di biscotti della monaca. Insomma, da tutto quanto caratterizza questa città, caotica e meravigliosa, disordinata e bellissima, che bisogna soprattutto amare».

Protagonista dello spettacolo insieme al pachiderma è un gruppo di contastorie e musicisti girovaghi che, con variopinti cartelloni illustrati, piomba alla “fera ‘o luni”, cuore pulsante di Catania, per narrare una meravigliosa storia a metà tra realtà e fantasia: quella dell’amore – platonico, per carità – tra il pescatore Pasqualino e una donzella piuttosto robusta: l’elefantessa ‘Ntonia appunto, donata nel 1965 dal Circo di Darix Togni alla città e morta un anno dopo nella Villa Bellini. Il giorno della consegna, sotto un terribile caldo agostano e con le telecamere della Rai che dovevano immortalare in diretta la consegna del pachiderma alla città che lo aveva per simbolo, l’elefantessa si diede alla fuga seminando il panico per le strade di Catania. La vicenda era stata ricostruita nel racconto “Toni e Pasqualinu”, inserito da Giuseppe Lazzaro Danzuso, che ne ha ora tratto un copione teatrale, nel suo volume “Gran Circo Catania”.

A rendere il lavoro, prodotto dalla compagnia Schizzid’Arte, 13 tra attori e musicisti: la stessa Cinzia Caminiti Nicotra, e poi Paolo Capodanno, Paolo Filippini, Stefano La Rosa, Salvo Lombardo, Rosalba Sinesio e il piccolo Mario Pulvirenti. In scena anche Salvo Di Bella, Daniela Fichera, Doriana Lo Castro, Riccardo Cavallaro, Maria Stella De Luca, Giulia Di Paola e l’applauditissimo Marco Caruso (l’elefante). Bravissimi i 13 bambini del Laboratorio teatrale Il Cantiere, coproduttore dello spettacolo, che in scena hanno recitato e si sono esibiti in numeri da circo. “Guest star” Gino Astorina, Luciano Messina e Nuccio Morabito del Gatto Blu, che hanno dato la voce ai personaggi dell’esilarante teatrino di marionette inserito nello spettacolo e che ha strappato continue risate al pubblico.

Apprezzati le accattivanti scene di Rosalba Sinesio, che ha anche realizzato l’elefante, i variopinti costumi della Caminiti Nicotra, le coinvolgenti musiche e canzoni (i testi sono di Lazzaro Danzuso) firmate da Paolo Capodanno e le puntuali coreografie di Paolo Filippini.

Alla fine pubblico tutto in piedi ad applaudire la compagnia e gli affascinanti giochi di fuoco finali di Vaccalluzzo.

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