Tra il caos delle compilazioni delle liste Liberi e Uguali non si esime

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Tra il caos delle compilazioni delle liste  Liberi e Uguali non si esime

 

Dopo la “calata “dall’alto della candidatura in tutti i collegi proporzionali della Sicilia Orientale di Guglielmo Epifani, una decisione presa a Roma dalla componente nazionale di MDP-art.1, effettuata senza sentire la base locale, i mal di pancia si sono trasformati in piena rivolta. In aperto dissenso due delle tre componenti di Liberi e Uguali; Sinistra Italiana e Possibile provinciale stanno preparando un documento dove esprimono la loro contrarietà in merito a questa decisione chiedendo di fare un passo indietro. I punti cardine di Liberi e Uguali erano la centralità del territorio, dove la componente locale di Liberi e Uguali aveva l’esclusività nella scelta dei canditati espressione del territorio, senza che i vertici potessero interferire con imposizioni dall’alto. Cose più volte espressa ed approvata nelle varie assemblee nazionali convocate a Roma.
Quindi l’imposizione di Guglielmo Epifani è una doccia fredda, che non passerà inosservata anche perché le prime defezioni stanno già accadendo. Danilo Festa il più votato della lista Cento Passi alle regionali dopo Claudio Fava ha fatto già sapere che fa un passo indietro, aveva espresso la sua disponibilità a candidarsi però per l’uninominale. Salvo Grasso di Sinistra Italiana ex segretario Provinciale e ex Presidente del consiglio Comunale di Palagonia ha anche lui dato forfeit, “ cosi facendo si affossa l’ennesimo tentativo di ricreare la sinistra in Italia” mentre il consigliere comunale, ex P.d., Notarbartolo, il quale aveva dato la disponibilità all’uninominale, si ritira.
Ma le segreterie regionali che fanno? Possibile ha mandano una nota dove esprimono “dissenso per le candidature calate dall’alto che occupano tutti i collegi plurinominali. Mentre MDP regionale in un incontro a Enna con Davide Zoggia chiede di “rivedere urgentemente le scelte fatte” .
Anche perché la base si da ieri fa sapere che se non cambieranno le cose invece di impegnarsi per la campagna elettorale andrà “ a fare vela”.

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