Cultura: a Belpasso il Sub tutela dei, ricordando don Pino Puglisi ed il giudice Rosario Livatino.

Cultura: a Belpasso il Sub tutela dei, ricordando don Pino Puglisi ed il giudice Rosario Livatino.

-“Il messaggio che lasciano i Grandi Uomini, deve vivere. Il pensiero di Don Pino Puglisi e quello del giudice Rosario Livatino, assume valore di grande forza che, deve essere insegnato ai giovani nel tempo, per dare l’opportunità di conoscere la loro storia.
Il loro, è un esempio virtuoso che va preservato.
Sono stati uccisi, ma alla fine sono loro che hanno vinto, perché dopo diversi decenni si parla ancora di loro, definendoli: eroi.
È questo, il motivo per cui ho voluto ospitare le loro reliquie presso il nostro Comune.”- Con queste parole, l’ Assessore alla cultura Giovanni Bandieramonte, spiega il motivo per il quale insieme al Sindaco ed a tutta la giunta, hanno organizzato l’incontro intitolato: Sub tutela dei, a cura ed in sinergia con padre Nunzio Chirieleison sacerdote della Chiesa Maria SS Immacolata di Belpasso, dove le reliquie dei due beati sono state esposte per tutta la giornata di sabato.
Tutti noi conosciamo bene la storia di Don Pino Puglisi e del Giudice Livatino caduti per mano mafiosa da circa trent’anni. Due figure che, insieme ad altre vittime innocenti hanno lasciato un segno nella società civile e di tutti coloro i quali RIFIUTANO il mal costume mafioso come stile di vita. La dottoressa Fiorella Vadala’ consigliere comunale con delega all’ istruzione, esprimere un suo pensiero concorde con la discussione e relativo dibattito dell’ incontro presso la sala consiliare del comune di Belpasso: la dottoressa Fiorella Vadala’ consigliere comunale con delega all’ istruzione, ha espresso un pensiero, concorde con il dibattito tenuto all’ interno dell’ incontro tenutosi presso la sala consiliare del comune di Belpasso.
D: -” Dottoressa Vadala’, essendo lei consigliere comunale con delega alla pubblica istruzione, ci spieghi secondo lei, quanto è importante portare all’ interno delle scuole di ogni ordine e grado un ” istruzione” o messaggio antimafia.-”
R:- ” Educare i bambini o ragazzi sin da piccoli, è fondamentale per creare una società sana che, parte proprio dai ragazzi. È altrettanto vero che la nuova generazione è distratta dai social e da tutto ciò che la tecnologia offre loro. Tuttavia è compito di noi genitori essere presenti nel modo adeguato, l’ educazione alla non cultura mafiosa è un processo che coinvolge famiglia, scuola ed istituzioni. Fortunatamente oggi all’ interno delle programmazioni didattiche si parla della questione: mafia e delle sue vittime. Come ha detto il nostro sindaco Carlo Caputo durante l’ incontro: Ci sarà sempre qualcuno che non si adeguerà al sistema la cosa importante, è diffondere il messaggio di civiltà all’ interno di comunità scolastiche oltre che quotidianamente.

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