Anche Catania tra i comuni che dovranno pagare l’ecotassa regionale.

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Anche Catania tra i comuni che dovranno pagare l’ecotassa regionale.

 

Musumeci (Ugl): “Stangata per i catanesi frutto delle continue proroghe. Preoccupati per il silenzio sul futuro

Ci sarà anche il Comune di Catania tra gli enti comunali che, a breve, si vedranno applicare la cosiddetta “ecotassa” regionale. Il mancato raggiungimento della soglia minima di percentuale di raccolta differenziata prevista dalla Regione Siciliana, infatti, fa scattare la sanzione la cui somma contribuirà a coprire le spese per il trasferimento all’estero dei rifiuti indifferenziati. Una vera e propria stangata per i catanesi che, secondo la Ugl è frutto delle continue proroghe che da Palazzo degli Elefanti sono state concesse, a causa dell’esito negativo delle gare fin qui celebrate che non ha consentito l’avvio del nuovo sistema di raccolta porta a porta. “Notizie come questa non possono che generare rabbia e preoccupazione allo stesso tempo – dichiara il segretario generale territoriale della Ugl etnea, Giovanni Musumeci. Perché non è concepibile che i cittadini, i lavoratori e le famiglie debbano accollarsi quest’ulteriore danno economico causato dall’ostinazione dell’amministrazione locale nel portare avanti una pianificazione che, nei fatti, è stata oltremodo fallimentare e non ha tenuto conto di quanto segnalato da diversi organismi compresa l’Anac. Ciò che invece ci preoccupa è il totale silenzio che sta continuando ad incombere sulla questione e non vorremmo che l’inerzia degli uffici nell’affrontarla possa trasformarsi nell’ennesima proroga. E’ scandaloso che una città come Catania sia ancora ferma al 327^ posto ottenuto nel 2017 “grazie” ad un a percentuale di differenziata del 9,33%, ma è ancor più vergognoso come dopo gli scandali che hanno investito il Comune non si sia fatto nulla per invertire una tendenza disastrosa e penalizzante. Basti pensare che oggi anche il solo 35%, che la Regione richiede entro la fine del mese, è un vero e proprio miraggio. Siamo molto allarmati – conclude Musumeci – perché questo stallo, associato ad una totale mancanza di sensibilizzazione su tutto il territorio anche al semplice utilizzo dei cassonetti attualmente presenti, non contribuisce ad alimentare speranza alcuna per l’imminente futuro, con il serio rischio che sulla comunità possa materializzarsi una nuova penalità in un momento già difficile per Catania e per i catanesi. Noi come organizzazione sindacale continueremo a vigilare e denunciare, finché il territorio non verrà allineato alle altre realtà dove la raccolta differenziata funziona producendo risultati, ma siamo anche pronti a dare una mano concreta per far si che si esca presto da questa condizione di assoluto degrado culturale ed ambientale.”

 

 

 

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