AL TEATRO MOBILE UN SCENA “MURATURI”

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AL TEATRO MOBILE UN SCENA “MURATURI”

Un nuovo imperdibile appuntamento si aggiunge all’applaudita seconda stagione del Teatro Mobile di Catania diretta da Francesca Ferro.
Sabato 28 aprile, ore 17.30 e ore 21.00 e domenica 29 aprile, ore 18.00, sul palco del Centro Zo gli attori Domenico Gennaro, Giampaolo Romania insieme a Pamela Toscano saranno i protagonisti di “Muraturi” la brillante e fortunata commedia di Edoardo Erba tradotta in catanese dalla regista Emanuela Pistone.
Fortunatissimo successo del duo Triestino-Pistoia per il quale è stato scritto in romanesco, Muratori è un cult che ha raggiunto più di 15 stagioni di repliche iniziate nel 2002 al Teatro Due di Roma, ed è stato rappresentato nei maggiori teatri d’Italia e anche in Germania. Il brillante testo di Edoardo Erba narra l’episodio surreale di due muratori
impegnati in un lavoro abusivo, di notte, per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso la cui superficie è stata ceduta, nonostante il vincolo delle Belle Arti, al supermercato confinante. Ma il sogno irrompe… …
La vicenda mette a confronto, in maniera imprevedibile, due mondi apparentemente inconciliabili: quello concreto, fatto di sudore, lavoro e sogni a buon mercato dei due lavoratori e quello irreale, inarrivabile, dell’aristocratica Signorina  Giulia. “Due mondi diversi, due dimensioni incomprensibili, che un interminabile muro vorrebbe tenere separate per evitare il caos che un impossibile rapporto potrebbe generare. Ma è davvero sufficiente alzare un muro per mettersi al riparo dalle nostre diversità?” (cit. Massimo Venturiello)
L’inedito adattamento in siciliano è stato realizzato già nel 2002 da Emanuela  ne che ne cura anche la regia, ma solo ora può vedere finalmente la luce sul palcoscenico. Interpreti d’eccezione, siculi DOC, Domenico Gennaro e Giampaolo Romania, volti noti del cinema e del teatro italiano, insieme all’attrice Pamela Toscano.
Muratori è una commedia dove si lavora e si parla di lavoro, della condizione,
delle aspettative, dei sogni e delle amarezze di chi lavora. Ma è anche un inno all’amore al teatro, un irresistibile ritratto di due perdenti, comico, imprevedibile, delicato e poetico.
Muratori

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