4 chiacchere con due canditati di Liberi e Uguali

Home Politica 4 chiacchere con due canditati di Liberi e Uguali
4 chiacchere con due canditati di Liberi e Uguali

La lista Liberi e Uguali, che il prossimo 4 Marzo correrà per le elezioni nazionali, è una formazione nata tra Art.1-M.D.P., Sinistra Italiana e Possibile di Pippo Civati. Al loro interno ci sono compagni e compagne che non si identificano più in quel P.D. egemonizzato da Matteo Renzi il quale, secondo i fuorusciti, ha soffocato il dialogo interno, allontanandosi sempre più da quei valori di sinistra e difesa delle classi più deboli che era proprio, in tutte le formazioni politiche di sinistra Italiane sin dalla loro nascita.
Luca Barbato coordinatore provinciale e fondatore di Art. 1-M.D.P. è uno di questi, un giovane informatore scientifico che nel 2010 viene attratto nel P.D. dal carisma di Pier Luigi Bersani.
Dott. Barbato perché decide di aderire al progetto del P.D.? perché vedevo in quel Partito Democratico una forza che poteva attirare i giovani come mè, punto cardine per fare politica sul territorio. Infatti con quel P.D. ho fatto numerose battaglie a Pedara, tra cui agevolazioni comunali per gli studenti e per il mondo dei giovani che dovrebbero essere il fulcro nella società di Pedara, e della Nazione, ma che vengono spesso dimenticati, per poi ricordarcene quando si parla di degrado giovanile.
Quando inizia il suo allontanarsi da P:D. ? Nel 2014 vengono eletto segretario del circolo giovani Democratici di Pedara e nel 2015 vengo candidato alle elezioni comunali, da segretario mi rendo subito conto e lo espongo in tutti i modi e tempi, di quella che chiamo forse per deformazione professionale ( laureato in farmacia -n.d.a.-) della mutazione genetica del partito, dove la mancanza di dialogo interno comportava il progressivo allontanamento del P.D. da quegli obbiettivi che si era prefissato in origine, ma soprattutto da non potersi più chiamare partito di Sinistra.
Quando prende la decisione di lasciare il P.D ? voglio ribadire che la mia è stata una decisione ponderata e molto sofferta, politicamente sono nato dentro il P.D., che rappresentava la culla del mio essere di sinistra però visto la deriva verso il nulla, dove le iniziative e la politica Nazionale, soprattutto economica tende a castrare i lavoratori mi sono reso conto che era inutile, anche nel mio piccolo, cercare di fare cambiare direzione , quindi nel Marzo del 2017 ho consegnato la tessera.
Ed ha aderito all’Art.1.-M.D.P. Esatto con tutto me stesso ho messo in campo tutta l’energia necessaria non solo alla costituzione del partito ma anche nel partecipare attivamente alla campagna elettorale delle regionali siciliane del 2017 dove una formazione, quella dei Cento Passi che ha raggruppato tutte le anime della sinistra in poco tempo con un candidato come Claudio Fava, ha dimostrato di essere un polo che può attrarre quei lavoratori che sentono il bisogno di farsi rappresentare non in maniera sterile ma costruttiva da una forza politica si!! giovane ma con dei valori nobili e antichi, quelli della difesa delle classi più deboli.
Oggi Lei è candidato con la lista Liberi Uguali che in parte riprende l’esperienza dei Cento Passi . Esatto a 31 anni mi sono buttato in questa campagna elettorale molto difficile, dato che gli avversari sono più strutturati di noi e non mi riferisco al P.D solamente,il mio partito mi ha chiesto di candidarmi per la Camera dei Deputati al collegio Uninominale di Misterbianco e al proporzionale Sicilia 2-02, proprio per fare sentire la voce di quel popolo di sinistra che viene compresso da quei mollok della politica che pensano a logiche di orticello invece del bene comune. La Lista Liberi e Uguali di Piero Grasso mette in campo quelle energie affinché l’idea di uguaglianza e rispetto del lavoratore, in quanto tale, sia sempre più forte, in questa società che ogni giorno che passa è sempre più ingiusta.
Liberi e Uguali però non è una lista formata da solo militanti politici ma anche da uomini e donne che pur non avendo esperienze politiche attive sono vicini al territorio come la Dott.ssa Matilde Riccioli Commercialista e Revisore dei Conti di Zafferana Etnea, specialista delle problematiche contabili degli Enti Pubblici.
Dott.ssa Riccioli cosa la portata a candidarsi con Liberi e Uguali? Aderisco con convinzione perché ho trovato nel programma ma anche nelle persone che come mè lo portano avanti, sintonia con i propri ideali la difesa dell’ambiente ad esempio.
Chiarisca il concetto? L’ambiente và rispettato e difeso, non possiamo massacrarlo facendo finta di niente vedendo i cambiamenti climatici repentini che stanno capitando. Questo però non significa essere estremista, l’ecologia non significa, a mia avviso togliere posti di lavoro, la riconversione ecologica significa creare ricchezza non solo con la natura, creando posti di lavoro e un’auto sufficienza energetica pulita, energia non è sempre sinonimo di inquinamento.
Brevemente cosa vede ancora in Liberi e Uguali? Noi viviamo in una terra con vocazione agricola, ovviamente Liberi e Uguali vede nello sviluppo agricolo un veicolo importate per lo sviluppo del nostro Pese,un agricoltura ovviamente che crei ricchezza con una produzione che non viva di sussistenza e aiuti dello Stato, che crei prodotti di eccellenza vincenti nei mercati internazionali. Anche il programma della politica estera merita, esso è improntato sulla pace e sulla diminuzione degli interventi lunghi e infruttuosi dei nostri militari all’estero che tolgono risorse al Paese.
Parliamo di lavoro? Noi siamo per una seria riforma del lavoro che abbia al centro l’essere umano in quanto lavoratore, non come il Jobs Act che ha istituzionalizzato il precariato. Noi di Liberi e Uguali siamo per la parità salariale tra uomo e donna, dove ancora oggi la donne a parità di lavoro e responsabilità viene pagata meno degl’uomini, ma è con il fisco ,mi permetta di dire, che Liberi e Uguali si pone come modello di uguaglianza. Una imposizione fiscale che deve essere proporzionale al reddito dove chi più ha più paga, attualmente invece i redditi bassi sono massacrati dalle tasse.
Quindi lavoro e equità fiscale sono i punti cardine per ridurre il debito pubblico ,oltre ovviamente ad una migliore razionalizzazione delle spese.
Matilde Riccioli, che si candita nel collegio uninominale di Acireale, ha deciso di lanciarsi nella competizione politica per un motivo che non è da meno; la pulizia all’interno di Liberi e Uguali e di Art.1- MdP, fatto da persone oneste, lavoratori normali che hanno come obbiettivo restituire al Paese una Sinistra degna di questo nome.

 

 

Condividilo:

Lascia un commento