Ognina, scaduto l’ultimatum: martedì la Consitalia presenterà denuncia in Procura contro La Tortuga S.r.l.

Ognina, scaduto l’ultimatum: martedì la Consitalia presenterà denuncia in Procura contro La Tortuga S.r.l.

È scaduto ieri, venerdì 27 giugno, il termine di cinque giorni fissato dalla diffida formale inviata il 23 giugno scorso dall’Associazione dei Consumatori d’Italia – Consitalia alla società La Tortuga S.r.l., in merito alla perdurante e illegittima occupazione di un’area demaniale marittima a Ognina, storica borgata marinara nel cuore del capoluogo etneo.

La diffida, fondata sull’ordinanza n. 536/2025 del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia, ha imposto alla società la liberazione immediata dell’area e la cessazione di tutte le attività non autorizzate, evidenziando la sospensione giuridica della concessione precedentemente estesa e denunciando una persistente violazione delle normative in materia di beni paesaggistici e demaniali.

A oggi, tuttavia, nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta né da parte della società destinataria né dagli enti coinvolti, nonostante l’ordinanza giudiziaria e i vincoli gravanti sull’area, considerata di altissimo valore storico e paesaggistico.

In seguito a tale inottemperanza, la Consitalia annuncia che martedì 1° luglio sarà formalmente depositata una denuncia-querela presso la Procura della Repubblica di Catania, sostenuta da numerose firme e deleghe raccolte dal Comitato civico “Ognina non si vende”, che giovedì scorso ha tenuto un’affollata assemblea pubblica proprio sul lungomare di Ognina.

«Non possiamo più tollerare l’arroganza e l’illegalità nella gestione di beni pubblici, specialmente in un contesto di così rilevante importanza storica, culturale e ambientale. Ci rivolgeremo alla magistratura affinché venga ripristinata la legalità», ha dichiarato il presidente di Consitalia.

Alla denuncia verranno allegate anche le segnalazioni già trasmesse per conoscenza a numerose autorità istituzionali, tra cui la Capitaneria di Porto di Catania, il Comune di Catania – Ufficio Demanio Marittimo, la Soprintendenza, la Presidenza della Regione Siciliana, nonché le forze dell’ordine e gli organi di vigilanza competenti.

La vicenda, che sta suscitando crescente attenzione nell’opinione pubblica, si inserisce in un più ampio dibattito sulla tutela delle coste siciliane e sulla trasparenza nella concessione di beni demaniali marittimi, sempre più al centro delle battaglie civiche e legali promosse da cittadini e associazioni.

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