Emergenza senza tetto: a Catania urge una politica di solidarietà sociale.

Emergenza senza tetto: a Catania urge una politica di solidarietà sociale.

Ridare dignità alla nostra città significa soprattutto agire per dare assistenza ai tanti
senzatetto che vivono ai bordi della nostra società.
In questo senso a poco servono le operazioni di ordine pubblico: coloro che per diversi
motivi (economici, sociali, di salute ecc.) vivono senza fissa dimora, senza una vera soluzione al
problema, continueranno a cercare un posto dove trovare riparo la notte.
Nella nostra città il problema dei senza tetto non è irrisolvibile: il numero di persone che
vivono per strada a Catania è tra le 60 e le 150 unità. Ed è relativamente basso, rispetto a quello di
altre città che affrontano lo stesso problema.
Un problema risolvibile quindi, anche in rapporto agli ingenti finanziamenti che riceve il
comune di Catania e l’assessorato alla solidarietà sociale.
A Catania gli unici due dormitori pubblici a bassa soglia, per circa 70 posti, ubicati ambedue
in zone molto periferiche, sono stati chiusi, l’ultimo 4 mesi addietro.
Non esistono quindi dormitori a bassa soglia che possano servire da ricovero e cura per le
decine di senza tetto, che dormono nelle strade della nostra città, così come manca un servizio di
strada che possa entrare stabilmente in contatto con le persone senza fissa dimora.
Eppure il comune di Catania ed altri enti pubblici hanno a disposizione numerosi immobili
che restano vuoti ed inutilizzati, nonostante questa emergenza.
Basti pensare ai locali dei cinque ospedali dismessi, alle due caserme non utilizzate, ai tanti
immobili delle Ferrovie dello Stato, del Demanio ecc.
Il comune, oltre agli immobili di proprietà non utilizzati, ha anche a disposizione tutti i beni
confiscati alla mafia che sono attualmente assegnati alla città di Catania.
Sinistra Italiana chiede più trasparenza nella gestione del comune di Catania.
Ci uniamo a chi, come la rete catanese Restiamo umani-incontriamoci chiede da tempo al
sindaco informazioni sugli ingenti finanziamenti per € 17.600.000 che da anni si attende vengano
utilizzati per questa delicata questione sociale.
L’amministrazione comunale non può limitarsi a estemporanei e spettacolari interventi di
ordine pubblico, perché un problema sociale non può essere risolto con la forza, ma indagando le
cause e mettendo in atto iniziative di sostegno e di cura, per evitare la diffusione del fenomeno dei
senza tetto nella nostra città.
Chiediamo al sindaco un primo immediato intervento, per realizzare a Catania un dormitorio
pubblico a bassa soglia, aperto ai senza tetto che vagano per la città e che invece potrebbero così
trovare un ricovero decente ed avere cure necessarie per risolvere il problema.

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