Una recente sentenza del Tribunale civile di Catania rappresenta un importante punto fermo nella lotta alle pratiche poco trasparenti legate al recupero di vecchi crediti, spesso già prescritti o scarsamente documentati, ma comunque portati in giudizio da società subentrate tramite complesse operazioni di cessione e cartolarizzazione.
La causa aveva per oggetto un decreto ingiuntivo da oltre 58 mila euro, basato su un vecchio finanziamento risalente al 2008. Il credito era stato oggetto di passaggi multipli tra più società specializzate nel recupero di crediti deteriorati. Tuttavia, il Tribunale ha ritenuto non sufficientemente provato che il credito vantato fosse stato effettivamente incluso in ogni singolo passaggio della catena di cessioni.
La sentenza richiama un principio giuridico essenziale: chi chiede il pagamento di un credito deve dimostrare di esserne legittimo titolare, fornendo prova precisa e documentata. La semplice indicazione di una cartolarizzazione o di un elenco generico non basta.
“Nessuno può trasferire più di ciò che ha”: un principio chiaro
Il giudice ha fatto applicazione del noto principio “nemo plus iuris transferre potest quam ipse habet”: nessuno può trasferire un diritto di cui non dispone. Nel caso esaminato, la società cessionaria non ha fornito prova analitica dell’inclusione del singolo credito nelle cessioni “a monte”, e dunque il decreto ingiuntivo è stato revocato, con condanna alle spese.
Aste su crediti inesistenti: il caso limite delle 13 esecuzioni
L’Associazione dei Consumatori d’Italia Consitalia, che segue da anni centinaia di casi simili in tutta Italia, si congratula con il Tribunale di Catania per l’attenzione prestata a una materia tanto delicata. In una nota, l’associazione segnala che il fenomeno delle esecuzioni forzate su crediti prescritti è tutt’altro che isolato.
Emblematico è il caso denunciato pubblicamente da una cittadina catanese, finita al centro di ben 13 aste immobiliari per un credito che sarebbe risultato prescritto da anni, ma comunque azionato. Secondo la sua denuncia – già depositata presso le autorità competenti – sarebbe stata perfino coinvolta la figura del giudice dell’esecuzione, accusato dalla donna di non aver valutato correttamente la validità del credito.
“Non possiamo più tollerare che cittadini vengano privati della casa o del salario per errori, omissioni o abusi di diritto”, afferma Consitalia. “Le società acquirenti di crediti devono rispettare la legge e i giudici devono vigilare. La sentenza di Catania è un faro per la giurisprudenza italiana e per i cittadini che si battono contro queste pratiche.”
Cessione del quinto e cartolarizzazioni: rischio abuso
Molti dei casi seguiti da Consitalia riguardano crediti vantati tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione, che, una volta cartolarizzati, finiscono nelle mani di fondi o società specializzate che, nonostante la prescrizione o l’estinzione del debito, avviano comunque azioni giudiziarie, approfittando spesso del disorientamento o della mancata difesa del debitore.
Consitalia invita tutti i cittadini a non accettare richieste di pagamento senza prima verificare attentamente la legittimità del credito, rivolgendosi a un avvocato o a un’associazione di tutela.
L’appello: “Serve una banca dati pubblica delle cartolarizzazioni”
L’associazione chiede l’apertura di un tavolo nazionale tra Ministero della Giustizia, MEF, associazioni dei consumatori e magistratura per garantire maggiore trasparenza nella tracciabilità dei crediti ceduti, proponendo una banca dati pubblica delle operazioni di cartolarizzazione, con codici identificativi chiari e accessibili, per evitare che i crediti “fantasma” diventino strumento di speculazione giudiziaria.
🟡 In breve per i cittadini:
-
Il Tribunale ha annullato un decreto ingiuntivo per mancata prova della titolarità del credito.
-
Si rafforza il principio che nessuno può esigere somme su crediti di cui non prova la legittima proprietà.
-
Emblematico il caso di Catania, con 13 aste immobiliari avviate su un credito prescritto.
-
Consitalia chiede verifiche su tutto il sistema delle cartolarizzazioni e delle esecuzioni forzate.
-
Prima di pagare, verificate sempre!