Mattarella inaugura il nuovo percorso di visita a Palazzo San Felice, futura sede della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte Un viaggio tra passato, presente e futuro nel cuore del patrimonio culturale italiano

Mattarella inaugura il nuovo percorso di visita a Palazzo San Felice, futura sede della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte Un viaggio tra passato, presente e futuro nel cuore del patrimonio culturale italiano

Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato ufficialmente inaugurato il nuovo percorso di visita di Palazzo San Felice, complesso storico in fase di trasformazione che diventerà la futura sede della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. L’evento si è svolto nella suggestiva cornice della Sala del Bronzino al Quirinale, alla presenza di importanti rappresentanti istituzionali e culturali.

Durante la cerimonia sono intervenuti l’architetto Mario Botta, curatore del progetto di riqualificazione, la Direttrice dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme, e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che hanno illustrato la visione architettonica, istituzionale e culturale dell’iniziativa. Alcuni video proiettati nel corso dell’evento hanno permesso di visualizzare le tappe fondamentali del progetto e le prospettive future del sito.

Al termine dell’incontro, il Presidente Mattarella ha visitato il cantiere a Palazzo San Felice, testimoniando l’importanza simbolica e operativa del progetto per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Un cantiere culturale aperto ai cittadini
Dal 14 giugno al 31 dicembre 2025, ogni fine settimana sarà possibile accedere – esclusivamente su prenotazione – a un percorso immersivo all’interno di Palazzo San Felice. La visita, della durata di circa 45 minuti, accompagnerà i partecipanti attraverso le sale istituzionali, una delle quali dedicata alla Presidenza della Repubblica, fino all’esplorazione del cantiere stesso.

Un’esperienza pensata non solo per documentare l’evoluzione dell’edificio, ma anche per coinvolgere il pubblico nella narrazione del futuro della Biblioteca, grazie a modelli digitali e una linea del tempo che ripercorre le principali trasformazioni del complesso architettonico.

Elemento di particolare rilevanza sarà l’accesso – per la prima volta – al Sepolcro dei Sempronii, sito archeologico sotterraneo che arricchisce ulteriormente il valore storico dell’intervento.


Conclusione dell’editore

Con il progetto di Palazzo San Felice, l’Italia riafferma con forza il ruolo della cultura come asse portante della propria identità. L’iniziativa, che intreccia tutela del patrimonio, innovazione e partecipazione pubblica, rappresenta un modello virtuoso di cooperazione tra istituzioni. Aprire le porte di un cantiere culturale alla cittadinanza significa restituire alla collettività non solo un luogo, ma una visione condivisa del sapere e della bellezza. Un’opportunità concreta per vivere la cultura non come eredità statica, ma come organismo in divenire, capace di dialogare con il presente e immaginare il futuro.

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