L’Associazione dei Consumatori d’Italia – Consitalia ha inviato una segnalazione formale al Presidente del Tribunale di Catania e, per conoscenza, alle Procure Generali di Catania e Messina, ai Prefetti delle rispettive città e all’Arma dei Carabinieri – Sezione di Polizia Giudiziaria, evidenziando gravi anomalie sistemiche che riguarderebbero le procedure esecutive immobiliari condotte presso il Tribunale etneo.
La nota, redatta con taglio tecnico e giuridico, denuncia ripetute criticità procedurali e presunti favoritismi nella gestione delle aste giudiziarie, ipotizzando la presenza di un meccanismo ricorrente e non trasparente che metterebbe a rischio i principi di imparzialità e legalità.
Assenza di perizie aggiornate e anomalie nella pubblicità delle aste
Uno dei punti principali sollevati riguarda l’omissione o l’obsolescenza delle perizie di stima, nonché la carenza di relazioni notarili aggiornate, elementi essenziali per garantire la corretta valutazione degli immobili messi all’asta. Tali mancanze – secondo quanto riferito da Consitalia – lederebbero i diritti del debitore esecutato e comprometterebbero la trasparenza dell’intero processo esecutivo.
Acquisti seriali da parte di società “specchio”
Altra anomalia segnalata è la ripetitività delle aggiudicazioni in favore di società appena costituite, spesso con capitale sociale irrisorio e riferibili a soggetti sempre riconducibili allo stesso ambito operativo. Questo scenario, secondo l’associazione, può configurare ipotesi di turbativa d’asta o accordi collusivi tra offerenti, con gravi ripercussioni sulla concorrenza e sul valore effettivo delle aggiudicazioni.
Il nodo dei crediti deteriorati e cartolarizzati
Un ulteriore elemento critico riguarda la gestione opaca dei crediti cartolarizzati o ceduti a perdita, oggetto di azioni esecutive da parte di veicoli finanziari (SPV o fondi speculativi), spesso senza adeguata verifica della legittimazione ad agire o della titolarità del credito. Questo tipo di operazioni, sempre più diffuse, richiede competenze giuridiche e finanziarie elevate, che – secondo Consitalia – non sarebbero adeguatamente presenti nella trattazione di questi procedimenti.
Richiesta di intervento e apertura di un fascicolo conoscitivo
Alla luce delle segnalazioni ricevute dagli utenti, l’associazione ha chiesto:
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Un’indagine interna al Tribunale di Catania per accertare la regolarità delle procedure esecutive;
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L’apertura di un fascicolo conoscitivo da parte delle Procure e degli organi ispettivi;
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L’adozione di linee guida più rigorose nella gestione delle esecuzioni immobiliari, soprattutto quelle complesse;
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Un eventuale intervento dell’Ispettorato Generale del Ministero della Giustizia, qualora se ne ravvisino i presupposti.
Il presidente di Consitalia ha dichiarato:
“La nostra missione è quella di tutelare i diritti patrimoniali dei cittadini, e non possiamo ignorare il crescente numero di casi in cui le aste giudiziarie diventano strumenti di spoliazione sistematica. Occorre garantire trasparenza e legalità, non solo sulla carta ma nei fatti.”
Consitalia si è detta pronta a fornire documentazione, testimonianze e relazioni tecniche a supporto delle sue denunce, chiedendo alle istituzioni un segnale forte contro qualunque forma di elusione delle garanzie processuali e dei diritti dei cittadini.