COMUNICATO STAMPA
Belpasso ha commemorato ieri la Giornata della Legalità con una sentita manifestazione intitolata “Tieni Viva la Legalità”. L’evento ha visto centinaia di studenti delle scuole locali marciare dalla Villa Martoglio fino al Parco Urbano Peppino Impastato, dove si è tenuto un dibattito pubblico sul tema della legalità e della memoria.
“Belpasso, in passato, è stato tristemente etichettato come il paese del Mappassotu, una figura di spicco della criminalità organizzata belpassese. Ma Belpasso ha saputo reagire ed è cambiato. Non è merito mio, ma della cultura che è cambiata. Belpasso si è costituita parte civile due volte in processi di mafia, un fatto senza precedenti. Questo dimostra un cambio di passo nella sensibilità della nostra comunità, che permette a un sindaco di intraprendere azioni forti contro la criminalità organizzata.
Abbiamo anche preso un bene confiscato alla mafia, che per paradosso era ancora occupato da privati, e lo abbiamo liberato. Lì nascerà qualcosa che progetteremo nei prossimi anni”, ha dichiarato il Sindaco di Belpasso Carlo Caputo.
Oggi abbiamo una possibilità importante, quella di ascoltare toccanti testimonianze di persone che hanno saputo trasformare il dolore della tragedia in nutrimento per tutti noi, in testimonianza e memoria.
E mi riferisco a: Luana Ilardo, figlia di Luigi Ilardo, collaboratore di giustizia ucciso dalla mafia il 10 maggio 1996; a Fabrizio Famà, figlio dell’Avvocato Serafino Famà, penalista catanese assassinato dalla mafia il 9 novembre 1995; e ad Alfio Curcio, Amministratore Delegato della Cooperativa sociale Beppe Montana Libera Terra, intitolata al commissario di polizia ucciso da Cosa Nostra a Palermo nel 1985.
Li ringrazio in maniera vera e significativa perché non hanno lasciato che il dolore di una tragedia così grande restasse intimo, ma hanno deciso di trasformarlo in qualcosa da condividere con noi. Questo è un atto di coraggio che non tutti compiono e per questo vi sono pubblicamente grato”, ha affermato il Sindaco.
“Se lo Stato è unito, la mafia perde”, e questo lo dice non un magistrato ma un condannato per mafia. Un uomo non di Stato, ma contro lo Stato, che ci dà la consapevolezza di come la mafia vinca solo quando lo Stato è diviso e presenta delle falle al suo interno.
Ragazzi, la mafia non è una cosa lontanissima da noi. La mafia è quando non rispettiamo anche le regole più semplici. Il rispetto delle regole garantisce tutti, il non rispetto garantisce pochi, e le cronache ci insegnano che a quei pochi non finisce bene”, conclude il sindaco.
A fine intervento il Sindaco ha ringraziato tutti i partecipanti e gli organizzatori, sottolineando il ruolo cruciale delle istituzioni scolastiche e delle forze dell’ordine nel promuovere i valori della legalità. In particolare le dirigenti scolastiche e professoresse degli istituti scolastici di Belpasso presenti: IC Giovanni Paolo II con la dirigente Consalvo, IC Madre Teresa Calcutta con la dirigente Rapisarda, IC Nino Martoglio rappresentato dalla professoressa Chiantello, l’IISS Francesco Redi, rappresentato dalla professoressa Virgillito. Un ringraziamento anche alla Compagnia della Guardia di Finanza di Paternò, diretta dal Capitano Prosperi, rappresentata dal Maresciallo Sgroi e lAppuntato scelto Sanfilippo; e al Comandante dei Carabinieri della stazione di Belpasso, il Luogotenente Oro, accompagnato dal brigadiere Schembari.
Un ringraziamento finale ai partecipanti, associazioni, corpo dei vigili, gruppo volontari Protezione Civile, dipendenti comunali e agli organizzatori, lassessore Apa, i consiglieri Cariola e Vadalà e la Consulta Giovanile.