Catania, il Lungomare Liberato tra Successo di Presenze e Inciviltà: Trionfa la Mobilità Dolce, ma Troppi Sporcaccioni rovinano la Festa

Catania, il Lungomare Liberato tra Successo di Presenze e Inciviltà: Trionfa la Mobilità Dolce, ma Troppi Sporcaccioni rovinano la Festa

Il Lungomare Liberato torna protagonista delle domeniche catanesi con un’ondata di entusiasmo, partecipazione e voglia di godersi la città senza traffico, smog e caos. Via auto, clacson e parcheggi selvaggi: al loro posto passeggiate, biciclette, famiglie, bambini, artisti di strada e tanta voglia di vivere lo spazio urbano in modo nuovo. Un vero successo di presenze che conferma l’efficacia dell’iniziativa, ormai diventata un appuntamento fisso per i cittadini.

L’iniziativa ha ridato ossigeno non solo alle persone, ma anche al quartiere, mettendo un freno all’invasione quotidiana di auto e al posteggio selvaggio che per anni ha esasperato i residenti. Finalmente il lungomare diventa di nuovo un luogo di incontro e relax, come dovrebbe essere ogni spazio pubblico in una città civile.

Ma non è tutto oro quel che luccica.

Nonostante l’impegno dell’amministrazione e la buona volontà della maggior parte dei partecipanti, in molti non hanno perso occasione per distinguersi in negativo. A fine giornata, il tappeto di cartacce, bottiglie di plastica, lattine e rifiuti di ogni genere lasciati sulle aiuole e lungo il marciapiede ha raccontato un’altra storia: quella dell’inciviltà che ancora, purtroppo, resiste. E resiste forte.

“Una bellissima idea, rovinata da chi continua a comportarsi come se la città fosse un cestino dell’immondizia”, commenta amareggiata una residente. “Non è possibile che nel 2025 dobbiamo ancora insegnare a buttare una bottiglia nel bidone.”

Un successo da difendere

Il Lungomare Liberato rappresenta un modello di vivibilità urbana, un piccolo assaggio di quello che potrebbe essere Catania se davvero si puntasse su mobilità sostenibile, decoro e rispetto degli spazi comuni. Ma per renderlo duraturo, serve uno sforzo collettivo: non basta chiudere le strade alle auto, bisogna anche aprire le coscienze al senso civico.

L’invito è chiaro: godiamoci il lungomare, ma rispettiamolo. Non c’è libertà senza responsabilità. E una città più pulita comincia da un solo gesto: non buttare per terra ciò che puoi mettere in un cestino.

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