Catania, il Porticciolo di Ognina verso la privatizzazione: scoppia la protesta cittadina

Catania, il Porticciolo di Ognina verso la privatizzazione: scoppia la protesta cittadina

L’avv. Pierpaolo Montalto denuncia l’assenza del Comune e lancia un appello: “Difendiamo i beni comuni, difendiamo il nostro mare”

Catania rischia di perdere un altro prezioso spazio pubblico: il Porticciolo di Ognina, angolo storico e suggestivo della città, potrebbe presto diventare un’area ad uso esclusivo di pochi. A lanciare l’allarme è l’avvocato Pierpaolo Montalto, con un duro post pubblicato sui social, in cui denuncia il silenzio assordante dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enrico Trantino.

Secondo quanto emerso, a seguito del ricorso presentato dal Circolo Canottieri Jonica, il TAR ha evidenziato che l’ampliamento di oltre 2.000 mq della concessione privata nel porto di Ognina è stato reso possibile grazie al silenzio assenso del Comune di Catania, che non si è presentato alla conferenza dei servizi convocata dalla Regione Siciliana. Un’assenza che equivale, di fatto, a un via libera all’operazione.

“Una vera e propria rapina ai danni della città”, tuona Montalto, sottolineando la gravità di un comportamento istituzionale che ha ignorato l’interesse collettivo in favore di un ampliamento privato. “Il governo della città – afferma – non ha neanche avuto la decenza di partecipare a un tavolo decisivo per il futuro del porticciolo. Un atto sconcertante.”

Ma non è tutto. La Regione, in un paradossale gioco delle parti, avrebbe offerto al Comune la possibilità di assumere la gestione pubblica dell’area, suggerendo la possibilità di revocare in autotutela la concessione. Una chance che, secondo quanto riportato da Montalto, il sindaco Trantino ha rifiutato, scegliendo di fatto di non farsi carico della tutela di uno spazio che potrebbe invece rappresentare un valore aggiunto per tutta la comunità.

Dagli incontri con l’amministrazione – ai quali hanno partecipato Sinistra Italiana, il comitato dei pescatori e i legali del Circolo Jonica – sarebbe emerso chiaramente che una gestione pubblica del porto sarebbe economicamente vantaggiosa, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Eppure, la scelta politica della destra cittadina sembra andare in direzione opposta.

“È irrazionale”, conclude Montalto, “che un bene così importante venga sottratto alla collettività per diventare territorio esclusivo di pochi privilegiati. Ma non tutto è perduto: abbiamo ancora una forza straordinaria, quella della volontà popolare. Se ci mobilitiamo, possiamo difendere il nostro mare, la nostra città, la nostra libertà.”

L’avvocato lancia quindi un appello chiaro e diretto: “Protestiamo! Protestiamo! Protestiamo!”, perché il Porticciolo di Ognina deve rimanere un bene comune, un luogo aperto a tutti e non una riserva per pochi.

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