Aeroporti siciliani, tra lottizzazioni e privatizzazioni sospette: Consitalia prepara un esposto alle Procure. “Ora basta, si indaghi sul sistema opaco che da vent’anni svuota i beni pubblici” Dopo lo scontro politico sulla gestione degli scali di Palermo e Catania, l’associazione dei consumatori Consitalia rompe il silenzio e annuncia un’azione concreta: “Faremo luce su anomalie e possibili illeciti. È ora che la magistratura agisca: i fascicoli nei cassetti non proteggono più nessuno”

Aeroporti siciliani, tra lottizzazioni e privatizzazioni sospette: Consitalia prepara un esposto alle Procure. “Ora basta, si indaghi sul sistema opaco che da vent’anni svuota i beni pubblici” Dopo lo scontro politico sulla gestione degli scali di Palermo e Catania, l’associazione dei consumatori Consitalia rompe il silenzio e annuncia un’azione concreta: “Faremo luce su anomalie e possibili illeciti. È ora che la magistratura agisca: i fascicoli nei cassetti non proteggono più nessuno”

Mentre lo scontro tra Palermo e Catania per il controllo degli aeroporti diventa sempre più aspro, l’associazione dei consumatori Consitalia – da anni attiva nella tutela dei diritti collettivi – rompe il muro dell’indifferenza e annuncia un’iniziativa senza precedenti: la presentazione di un esposto dettagliato alle Procure della Repubblica di Catania e Palermo, con trasmissione anche alla Procura Nazionale Antimafia di Roma.

L’obiettivo è chiaro: mettere nero su bianco tutto ciò che non ha funzionato nella gestione, nella governance e nei processi di privatizzazione degli aeroporti siciliani, a cominciare da Fontanarossa e Punta Raisi. Anni di nomine clientelari, consulenze sospette, assunzioni senza trasparenza e uso improprio del denaro pubblico, che secondo Consitalia configurano una gestione sistematicamente distorta di beni pubblici.

“La pazienza dei cittadini è finita. Abbiamo raccolto abbastanza materiale per mostrare quello che l’opinione pubblica siciliana denuncia da tempo: gli aeroporti sono stati trattati come bancomat della politica, senza controllo, senza trasparenza, senza responsabilità”, denuncia il direttivo di Consitalia.

I riferimenti normativi: dove potrebbe esserci violazione della legge

L’associazione annuncia che l’esposto si baserà su solide basi giuridiche, richiamando diversi riferimenti normativi:

  • Codice della Navigazione (art. 687 e ss.)
    Gli aeroporti sono beni demaniali: qualunque concessione o privatizzazione deve avvenire tramite procedure pubbliche e trasparenti. Le proroghe sospette o le cessioni opache potrebbero risultare illegittime o nulle.

  • Codice Penale (art. 319-323 c.p.)
    Si ipotizzano condotte riconducibili a abuso d’ufficio, turbativa d’asta, corruzione e omissione di atti d’ufficio, specie dove la politica abbia usato posizioni di potere per favorire cordate amiche o evitare controlli.

  • Codice Civile (art. 2391 e ss.)
    Le società che gestiscono gli aeroporti, pur con veste privatistica, sono spesso partecipate da enti pubblici. La mancata trasparenza nei CdA, l’eventuale presenza di soggetti in conflitto di interessi e la gestione spregiudicata di risorse pubbliche configurano possibili violazioni in ambito civilistico e societario.

  • Diritto Amministrativo – D.Lgs. 175/2016
    La normativa sulle partecipate pubbliche impone economicità, efficienza e finalità pubblica. La reiterazione di nomine “blindate”, l’assenza di selezioni pubbliche e l’uso improprio delle risorse aziendali aprono scenari di irregolarità amministrativa gravi.

  • Codice Antimafia – D.Lgs. 159/2011
    Se emergessero infiltrazioni o interessi mafiosi nei subappalti, nei servizi o nella gestione commerciale degli scali, si aprirebbero profili rilevanti per la Procura Antimafia, anche alla luce della rilevanza strategica di queste infrastrutture.

L’appello alle Procure: “I magistrati hanno già in mano i dossier, è il momento di agire”

Consitalia lancia infine un appello diretto ai magistrati di Palermo e Catania:

“Secondo fonti attendibili e l’opinione pubblica, esistono già da anni indagini, dossier, informative che giacciono nei cassetti delle Procure. È il momento di tirarli fuori, di guardare in faccia la realtà e capire se esistono responsabilità precise in questa lunga deriva gestionale che ha colpito gli aeroporti e i cittadini.”

L’associazione invita anche ex dipendenti, funzionari, lavoratori aeroportuali e cittadini a contribuire con segnalazioni e documentazione utile: “Il nostro esposto sarà solo l’inizio. La verità su ciò che è accaduto deve emergere. Non è più tempo di silenzi né di complicità”.

Nei prossimi giorni, l’esposto verrà protocollato formalmente alle Procure, corredato da una ricca documentazione tecnica, legale e testimoniale. Una richiesta di trasparenza e giustizia per riportare al centro della discussione l’interesse pubblico, la legalità e la tutela dei beni comuni, troppo a lungo calpestati da logiche di potere.

Condividilo: