“Camera di Commercio Sud Est, UNIMPRESA Diffida il Commissario Belcuore: Il Caso SAC e la Svendita dell’Aeroporto di Catania Scatenano Accuse di Illegittimità e Corruzione”

“Camera di Commercio Sud Est, UNIMPRESA Diffida il Commissario Belcuore: Il Caso SAC e la Svendita dell’Aeroporto di Catania Scatenano Accuse di Illegittimità e Corruzione”

Un terremoto politico e istituzionale scuote la Sicilia orientale, portando alla luce un’intricata rete di questioni legali e sospetti di illeciti che coinvolgono la Camera di Commercio Sud Est e la SAC, la società che gestisce l’aeroporto di Catania. Al centro delle polemiche c’è una diffida formale inviata da UNIMPRESA Interprovinciale CT-SR-RG al commissario straordinario della Camera di Commercio, Antonino Belcuore, e a vari funzionari regionali, che denuncia la presunta illegittimità degli atti amministrativi e delle decisioni prese, compresa la costituzione del Comitato per l’Imprenditoria Femminile e la controversa gestione della SAC.

La contestazione principale riguarda la violazione delle norme di diritto amministrativo, in particolare il principio di legittimità degli atti amministrativi, che sancisce che ogni provvedimento dell’amministrazione pubblica debba essere adottato nel rispetto dei limiti di legge e della competenza. Nel caso specifico, UNIMPRESA sostiene che la creazione del Comitato per l’Imprenditoria Femminile sia stata avviata senza i requisiti previsti dalla legge, fuori dalle competenze del commissario straordinario e senza una procedura di trasparenza.

1. La Costituzione del Comitato per l’Imprenditoria Femminile: Un Atto Illegittimo?

Secondo la denuncia, la decisione di costituire il Comitato sarebbe stata presa senza il rispetto dei requisiti di legittimità, come previsto dal Codice del Processo Amministrativo (Decreto Legislativo 104/2010), che stabilisce che ogni atto della pubblica amministrazione deve essere giustificato da motivi di pubblico interesse e adottato da autorità competenti. La scelta della presunta presidente, che Unimpresa definisce come una nomina “in famiglia”, alimenterebbe il sospetto di clientelismo e conflitti di interesse.

In diritto amministrativo, l’abuso di potere può configurarsi quando un pubblico ufficiale adotta un atto in violazione dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento dell’amministrazione. La vicenda potrebbe, dunque, configurare anche un abuso d’ufficio (art. 323 C.P.), qualora si provasse che la nomina della presidentessa del comitato fosse avvenuta per finalità di carattere personale o clientelare e non in base all’interesse pubblico.

2. La Gestione della SAC e la Svendita dell’Aeroporto di Catania: La Questione della Trasparenza e degli Obblighi Contrattuali

La questione che sta suscitando maggiore allarme riguarda la gestione della SAC, e in particolare la decisione di procedere alla vendita dell’aeroporto di Catania. Secondo la denuncia di UNIMPRESA, la vendita sarebbe avvenuta senza alcuna consultazione pubblica, senza la trasparenza richiesta per operazioni di questa portata e, soprattutto, senza che sia stata valutata la mancata realizzazione degli obblighi di investimento imposti da ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) alla SAC, come previsto dalle normative europee e nazionali sulla gestione degli aeroporti. La violazione di tali obblighi potrebbe configurare un inadempimento contrattuale.

Dal punto di vista del diritto amministrativo, la mancanza di trasparenza nell’adozione di una decisione che implica una disposizione patrimoniale pubblica solleva preoccupazioni sulla violazione dei principi di pubblicità, trasparenza e partecipazione di cui all’articolo 97 della Costituzione italiana, che prescrivono che l’attività della pubblica amministrazione debba essere volta all’interesse generale e svolta in modo che la collettività possa controllarla.

Inoltre, se la vendita fosse stata effettuata in modo tale da favorire interessi privati a danno dell’interesse pubblico, potrebbero configurarsi reati di corruzione (art. 318 C.P.) o corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio (art. 319 C.P.), qualora si provasse che atti o decisioni siano stati presi in cambio di favori o vantaggi indebiti.

3. La Composizione dell’Assemblea della SAC: Dubbio di Conflitti di Interesse e Manipolazioni Politiche

Un altro elemento centrale della denuncia riguarda la composizione dell’assemblea che ha approvato la vendita dell’aeroporto. La maggior parte dei membri dell’assemblea, infatti, sono nominati direttamente dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sollevando il sospetto che la decisione sia stata presa in modo centralizzato, senza una reale partecipazione degli enti locali e senza un confronto con la comunità.

Se dovesse risultare che le nomine siano state fatte per fini politico-clientelari, senza il rispetto delle normative relative alla separazione dei poteri e al buon andamento dell’amministrazione pubblica, si potrebbe configurare un abuso di potere, oltre che una violazione dei principi di trasparenza e imparzialità sanciti dalla legge. Il rischio di manipolazioni politiche potrebbe configurare reati legati alla manipolazione del consenso o alla distruzione di documenti amministrativi (art. 484 C.P.), qualora venissero occultati atti rilevanti.

4. Il Caso della Denuncia per “Sacco” dell’Aeroporto e i Procedimenti Giudiziari

Un altro aspetto inquietante è che, anni fa, un consigliere camerale aveva depositato un esposto in procura relativo alla gestione della Camera di Commercio e dell’aeroporto, con tanto di procedimento penale avviato (n. 6971/14). Tuttavia, sembra che la procedura penale sia stata archiviata senza riscontri, sollevando dubbi su una possibile omessa vigilanza e mancata azione da parte delle autorità competenti. In caso di negligenza o omissione di atti d’ufficio (art. 328 C.P.), gli inquirenti potrebbero essere accusati di aver favorito il perpetuarsi di una situazione illecita.

Le associazioni dei consumatori, tra cui Consitalia, stanno chiedendo un intervento del nuovo Procuratore di Catania per fare luce sulla vicenda e accertare le responsabilità di chi ha permesso che queste irregolarità rimanessero impunite. La richiesta di trasparenza e di verifica delle responsabilità è essenziale per garantire che le operazioni pubbliche siano gestite in modo conforme alla legge.

5. La Reazione delle Associazioni e delle Istituzioni

La vicenda ha suscitato anche l’intervento della Federazione Armatori Siciliani, che si prepara a depositare un’ulteriore diffida ed esposto riguardo alla gestione della Camera di Commercio e dell’aeroporto di Catania, chiedendo di fermare la vendita e di avviare un’indagine trasparente sulle operazioni in corso.

Conclusioni: La Necessità di Ripristinare la Legalità

Le accuse di corruzione, mancata vigilanza, abuso d’ufficio e violazione degli obblighi contrattuali gettano un’ombra pesante sulla gestione degli enti coinvolti. In un contesto già segnato da commissariamenti infiniti e da una gestione opaca, è necessario che le autorità competenti intervengano con urgenza per garantire il rispetto delle leggi e delle normative vigenti.

La vendita dell’aeroporto di Catania, in particolare, deve essere fermata fino a quando non saranno chiariti tutti gli aspetti legati a questa vicenda, che ha il potenziale di compromettere seriamente la sostenibilità economica e l’autonomia territoriale della Sicilia orientale. La società civile e le istituzioni devono unire le forze per ripristinare la legalità, la trasparenza e la democrazia, fermando ogni operazione che possa ledere l’interesse pubblico e compromettendo irreversibilmente il futuro della comunità siciliana.

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