Non posso fare a meno di esprimere il mio disappunto riguardo al sistema attuale che regola l’elezione dei Consigli provinciali. Non sono mai stato d’accordo con il fatto che il Consiglio provinciale venga eletto esclusivamente dai consiglieri comunali, senza coinvolgere direttamente i cittadini. Questo sistema, infatti, significa che la voce del popolo non conta più, e che a decidere su questioni cruciali per il territorio saranno solo gli accordi tra i partiti.
Ma non finisce qui: l’aspetto che trovo particolarmente problematico è che il Sindaco della città metropolitana diventa automaticamente anche Presidente della Provincia. Questo modello rende ancora più difficile la gestione delle risorse e delle problematiche che affliggono le province, già complesse di loro, soprattutto per un sindaco che ha la responsabilità di amministrare una sola città, e ora anche un’intera provincia con ben 58 Comuni.
In questo modo, i cittadini non avranno alcuna possibilità di scegliere direttamente il Presidente della Provincia, né tantomeno i membri del Consiglio provinciale. In pratica, le decisioni su chi dovrà guidare la Provincia saranno prese solo dai consiglieri comunali di tutti i Comuni, attraverso un processo che non coinvolge i cittadini in modo diretto. Questo sistema si chiama “elezione di secondo livello”, ma in realtà è un sistema che lascia la politica sempre più distante dal popolo.
Se l’intento era quello di dare davvero importanza alle province e renderle protagoniste di un nuovo sviluppo territoriale, la scelta di non dare ai cittadini la possibilità di eleggere direttamente il loro presidente e il Consiglio provinciale appare deludente. Se volevano davvero un cambiamento democratico, si sarebbe dovuto restituire ai cittadini il diritto di voto diretto, per dare loro la possibilità di scegliere chi li rappresenterà nelle istituzioni provinciali.
Purtroppo, sembra che la politica continui a allontanarsi sempre più dal popolo, con un sistema che non dà spazio alle reali esigenze dei cittadini e che consolida il potere nelle mani dei partiti. In questo contesto, il sistema delle province rischia di diventare ancora più lontano, incomprensibile e distante dalla vita quotidiana delle persone.