Il 26 febbraio 2025 si è svolta la convocazione della Commissione Regionale della Pesca presso la Sede dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana. L’incontro, convocato dall’Assessore Salvatore Barbagallo, ha avuto come oggetto la presentazione del nuovo Dirigente Generale, l’Architetto Giovanni Cucchiara, che ha avuto l’opportunità di esporre la propria visione per il futuro del settore della pesca in Sicilia.
L’incontro è stato caratterizzato da un momento di ascolto attento e di speranza per un cambiamento significativo. Il nuovo Dirigente Generale ha, infatti, espresso la necessità di una rinnovata visione per il settore della pesca, puntando su innovazione e programmazione, due elementi a lungo auspicati ma mai concretamente applicati dalle precedenti gestioni amministrative. L’Architetto Cucchiara ha messo in evidenza l’importanza di avviare un dialogo continuo con le categorie del settore, un passo che, fino ad oggi, era stato trascurato dalle passate amministrazioni. La sua preparazione tecnica e professionale, accompagnata da un linguaggio chiaro e preciso, ha infuso speranza tra i partecipanti. Tuttavia, resta da vedere se le sue parole si tradurranno in azioni concrete.
A confermare l’orientamento al cambiamento è stato anche l’intervento di Leonardo Catagnano, nuovo Dirigente del Settore Infrastrutture, già ben conosciuto per la sua esperienza nel campo della pesca e delle infrastrutture. La sua presenza, unita alla conoscenza dei componenti della Commissione Regionale, ha rappresentato un ulteriore segnale di apertura e collaborazione con le diverse parti del settore, finalmente lontano dalla gestione esclusiva delle precedenti amministrazioni.
Non è mancata una nota di critica verso l’atteggiamento della politica. L’Assessore Salvatore Barbagallo, pur essendo il promotore dell’incontro, ha dovuto abbandonare la riunione prima del termine, in quanto costretto a prendere un volo per Roma. Tale comportamento ha suscitato malumori tra i membri della Commissione, che hanno ritenuto irrispettoso lasciare un incontro importante con un tale anticipo. Non solo, ma molti hanno evidenziato che la convocazione della riunione non è stata fatta nei tempi giusti, in violazione delle normative vigenti, come l’articolo 2366 del Codice Civile, che stabilisce che la convocazione debba avvenire almeno 5 giorni prima della data dell’incontro.
La Critica alla Gestione Precedente: Riflessioni sui Problemi del Settore della Pesca
Nel corso della riunione, l’ex sindaco di Lampedusa e membro della Commissione Regionale della Pesca, Sig. Totò Martello, ha posto l’accento sulla malagestione della precedente amministrazione e sull’incapacità di instaurare un confronto continuo con i componenti della Commissione. Secondo Martello, l’ex Dirigente del Settore avrebbe privilegiato un piccolo gruppo di persone, escludendo il resto della comunità della pesca. Una riflessione condivisa anche da Pipitone Natale, Presidente della Federazione Armatori Siciliani, che ha criticato l’incapacità delle politiche regionali e nazionali di rispondere alle reali necessità della pesca siciliana. Secondo Pipitone, le politiche imposte da Bruxelles, purtroppo inadeguate per le specifiche esigenze del nostro territorio, hanno contribuito a un drammatico declino delle marinerie locali, con una flotta che ogni anno continua a ridursi.
Le parole di Pipitone, tuttavia, non sono state accolte con favore dall’Assessore Barbagallo, che ha interrotto il suo intervento e poco dopo ha lasciato l’aula per dirigersi verso Roma. Un gesto che ha ulteriormente evidenziato l’insoddisfazione dei partecipanti per la gestione del settore e per l’approccio troppo distaccato da parte delle istituzioni.
Le Speranze per il Futuro: Un Settore della Pesca da Rilanciare
Nonostante le difficoltà evidenziate e la frustrazione espressa dai rappresentanti del settore, c’è ancora una speranza di cambiamento. La frase “se son rose fioriranno, se son spine pungeranno”, che rievoca il celebre pensiero del siciliano William Shakespeare, rappresenta il sentimento che permea l’incontro: la speranza che, nonostante i tempi difficili, finalmente possa esserci un futuro migliore per la marineria siciliana. Il settore della pesca, che un tempo esportava pesce di qualità, si trova oggi a fronteggiare una grave crisi, con l’80% del pesce venduto nei mercati siciliani proveniente dall’estero, spesso spacciato per autoctono. Questo fenomeno ha gravi ripercussioni non solo sul mercato, ma anche sulla salute e la sicurezza alimentare dei consumatori.
Le parole di speranza espresse durante la riunione, unite all’impegno del nuovo Dirigente Generale, rappresentano una promessa di cambiamento. Tuttavia, affinché questa trasformazione si realizzi, è fondamentale che la politica regionale e nazionale si impegni concretamente a sostenere il settore, creando politiche che rispondano alle esigenze specifiche della Sicilia e delle sue marinerie. Solo così si potrà garantire un futuro prospero e sostenibile per uno dei settori più importanti dell’economia siciliana, la pesca, che da sempre è una risorsa vitale per la nostra regione.
Conclusioni dell’Editore:
Il cambiamento nel settore della pesca siciliana è un processo complesso che richiede non solo nuove idee, ma anche un impegno concreto da parte delle istituzioni regionali e nazionali. L’incontro del 26 febbraio 2025 ha fatto emergere la necessità di una vera e propria rivoluzione nelle politiche del settore, puntando su innovazione, trasparenza e dialogo con tutte le categorie coinvolte. La speranza è che le parole del nuovo Dirigente Generale, Giovanni Cucchiara, si traducano in azioni tangibili che possano finalmente rilanciare la pesca siciliana, contrastando la crisi del settore e garantendo un futuro più prospero per la marineria locale e per la nostra economia.