Prosegue lo stato di agitazione al borgo marinaro di Ognina, dove cittadini e utenti contestano l’ulteriore concessione demaniale assegnata alla società La Tortuga Srl. La tensione è palpabile tra i residenti, che lamentano una presunta privatizzazione crescente del borgo, un luogo storico e simbolico per la città di Catania.
Cittadini e comitato in prima linea
Le proteste si sono intensificate nelle ultime settimane, con il comitato cittadino che ha fatto sentire la propria voce tramite striscioni esposti sul ponte di Ognina e nelle aree circostanti. Tuttavia, gli stessi striscioni, come riportano le segnalazioni pervenute al nostro giornale, vengono rimossi misteriosamente durante la notte, alimentando il clima di tensione.
“Avete offeso un’intera comunità del borgo marinaro con questa ulteriore concessione”, è il grido che continua a risuonare tra i residenti e sui social.
Il comitato ha già avanzato una formale richiesta di incontro con il sindaco Enrico Trantino e auspica che entro la prossima settimana venga organizzata una seduta straordinaria del consiglio comunale, possibilmente itinerante, proprio a Ognina.
Le promesse della società e i dubbi dei cittadini
La società La Tortuga Srl, beneficiaria della concessione, ha dichiarato l’intenzione di migliorare le infrastrutture portuali e valorizzare il borgo marinaro attraverso interventi mirati. Tuttavia, i residenti rimangono scettici, evidenziando come le recenti concessioni abbiano reso sempre più difficile l’accesso libero alle aree costiere, un tempo patrimonio della comunità.
“Questo non è sviluppo, è business per pochi”, sostengono i membri del comitato, che denunciano presunte anomalie legate alla gestione degli spazi e all’assegnazione della concessione.
Prossimi passi e possibile incontro con il Comune
L’amministrazione comunale, che finora non si è espressa in modo ufficiale sulla questione, potrebbe intervenire nelle prossime settimane per mediare tra le parti. Una seduta itinerante del consiglio comunale a Ognina rappresenterebbe un primo passo per ascoltare direttamente le istanze dei cittadini e discutere sul futuro del borgo marinaro.
Un borgo diviso tra tradizione e interessi
La vicenda di Ognina mette in luce un delicato equilibrio tra lo sviluppo economico e la tutela di un luogo simbolico per i catanesi. Mentre le proteste proseguono, il rischio è che il borgo, un tempo cuore pulsante della tradizione marinara, venga trasformato in una realtà sempre più chiusa e legata ad interessi privati.
Il futuro del borgo è ora nelle mani della politica locale, chiamata a rispondere alle pressioni di una comunità che chiede rispetto per la sua storia e identità.