CORONAVIRUS ? Al Porto di Catania nessuna paura, proteggono pure la spazzature e non controllano i passeggeri in transito

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CORONAVIRUS ?  Al Porto di Catania nessuna paura, proteggono pure la spazzature e non controllano i passeggeri in transito

Il Presidente Regionale dell’Associazione dei Consumatori d’Italia CONSITALIA  di riferimento a numerose segnalazioni ricevute dai Pescatori, da passeggeri di navi trasporto merci e persone, dall’ A.P.M.P. (associazione pescatori marittimi professionali), dalla segreteria provinciale della Federazione Armatori Siciliani,  riguardanti la presunta mancanza di raccolta dei rifiuti ingombranti già da diversi giorni (sacchetti di plastica, rifiuti organici, cartone, bottiglie, lattine ecc.), ha scritto al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale della Salute, al Sindaco del Comune di Catania, all’Assessore comunale tutela ambientale per chiedere l’intervento urgente di PULIZIA, smaltimento e disinfestazione dei luoghi, visto che i rifiuti sono presenti già da diversi giorni, e, considerato il potenziale pericolo per la carenza di sicurezza e/o mancata tutela della salute di tutti i lavoratori che svolgono la propria attività all’interno dell’area portuale, nonché carenza di sicurezza e/o mancata tutela della salute di tutti gli utenti.

Tutte le mattine, il manto stradale – così come da segnalazioni –  è invaso da bottiglie vuote di birra, vetro che rappresenta ulteriore pericolo non solo per le persone ma anche per la circolazione stradale, visto e considerato  tra l’altro che all’ interno del Porto ogni giorno transitano centinaia di camion e centinaia di auto.

Gli unici cassonetti presenti all’interno del Porto di Catania utili alla raccolta dei rifiuti si trovano davanti la sede della Capitaneria di Porto, l’unico cestino per la raccolta di carte e/o piccoli rifiuti si trova davanti la sede dell’Autorità Portuale.

Mancano le Isole ecologiche utili alla raccolta di rifiuti speciali (oli usati).

Riguardo all’emergenza  CORONAVIRUS ,   sembrerebbe, così come da segnalazioni ricevute,  che a differenza degli aeroporti,  i Porti non sono  “controllati”  e/o i controlli sono meno intensi e/o  quasi invisibili,  i passeggeri che partono  e/o  arrivano con le navi sono differenti da quelli che partono e/o arrivano in aereo.

In assenza di riscontro entro giorni n. 2, CONSITALIA (così come evidenziato nella missiva protocollata a mezzo PEC in data 03-03-2020)  si riserva di agire per le vie legali nell’interesse della sicurezze e della tutela alla salute degli utenti che lavorano e/o transitano dal Porto di Catania.

 

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