Tempesta sulla Sicilia orientale

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Tempesta sulla Sicilia orientale

Il maltempo ha messo in ginocchio l’intera costa ionica da Messina a Siracusa; in particolare a Letojanni, Giardini e Augusta. A Catania sono stati un’ottantina gli interventi compiuti dalle dodici squadre della Protezione civile e dalle quattro del Servizio Manutenzioni del Comune dopo la bomba d’acqua, la più violenta degli ultimi anni in rapporto al tempo, che ha colpito Catania, aggravata da un altrettanto cospicuo flusso di acqua e detriti provenienti dai paesi dell’Etna.
I dati sono stati resi noti dal Centro operativo comunale, che ha coordinato il lavoro delle squadre e quello di numerose pattuglie della Polizia municipale, che si sono occupate anche di rendere fluido il traffico.
Gli interventi sono stati di varia natura: dal presidio ai tombini saltati in attesa dell’arrivo dei Vigili urbani, allo sgombero della sede stradale da auto rimaste in panne per la pioggia. In qualche caso sono stati aiutati anche gli automobilisti. Questi interventi sono stati effettuati nelle vie Etnea, Sant’Euplio, Cristoforo Colombo, Acquicella, Zia Lisa, Dusmet e nelle piazze Borsellino, Roma e Santa Maria di Gesù. In Corso Italia, invece, così come in alcune altre zone della città, si è intervenuto per allagamenti in locali al piano terra. Nonostante la gran quantità di pioggia il deflusso dell’acqua è stato comunque molto rapido, segno che la manutenzione di tombini e canali ha prodotto buoni risultati.
Per rendere più rapido il deflusso dell’acqua in alcuni sottopassi, la Protezione civile ha anche utilizzato delle pompe idrovore: per esempio in via Vincenzo Giuffrida e a Monte Po. Altri interventi sono stati compiuti nei pressi della Base di Maristaeli, nella zona della Plaia, dell’ex mercato ortofrutticolo e davanti all’edificio L7 della STMicroelectronics.
Nella zona del Villaggio Santa Maria Goretti sono state utilizzate due idrovore, una delle quali di grosse dimensioni, per liberare più rapidamente dall’acqua le aree al di sotto del livello del torrente Forcile.
Il Centro operativo comunale rimarrà aperto almeno fino alla mezzanotte di oggi, quando cesserà l’allarme rosso. Resterà comunque in funzione il Presidio operativo.
E, proprio in vista delle piogge autunnali l’amministrazione comunale di Catania, aveva cominciato in questi giorni la pulizia straordinaria delle caditoie stradali. In particolare nei siti che, per esperienza passata, sono maggiormente esposti ai fenomeni di allagamento in occasione di importanti eventi meteorici. I lavori sono svolti dal personale delle Manutenzioni strade che a rotazione è organizzato in cinque squadre composte ognuna da 5 elementi. Ogni squadra opera per cinque ore consecutive ogni giorno per un periodo di circa 1 mese al termine del quale si tornerà all’espletamento ordinario del servizio.
Le strade e piazza oggetto dell’intervento sono: la zona dei Mercati storici (piazza Carlo Alberto e via limitrofe, Pescheria e vie limitrofe), via Goretti, via San Giuseppe La Rena, via Cristoforo Colombo, via Dusmet, via VI Aprile e Stazione Centrale, via Vittorio Emanuele II (tratto da piazza San Placido a via VI Aprile), viale Africa, viale Mario Rapisardi, via Etnea (da piazza Duomo a piazza Cavour), Centro storico (piazza Scammacca e vie limitrofe), viale Vittorio Veneto e zone limitrofe, Zona Cibali (piazza Spedini, via Maratona, via Fava, via Susanna, via Stazzone), piazza Roma e via limitrofe, via Palermo, via Garibaldi, Circonvallazione.

Limitati i danni registrati dopo le abbondanti piogge abbattutesi nelle prime ore del mattino e nel pomeriggio sul territorio di Acireale. Operai al lavoro per la messa in sicurezza di un muretto perimetrale della Fondazione Pennisi Alessi su via Mandorle e di un muro su via Nazionale per Catania a Santa Maria delle Grazie.

La situazione è stata costantemente monitorata dalla Protezione Civile, dalla Polizia Municipale e dalle squadre di volontari. Particolare attenzione è stata riservata ai punti sensibili, pattugliati nei momenti di criticità, ovvero le aree in prossimità dei torrenti, per cui sono stati disposti dei piani di evacuazione a titolo precauzionale, e le zone verso cui defluisce la maggiore quantità di acqua piovana.

Il violento temporale ha causato ingenti danni all’agricoltura calatina, ad essere interessato è stato particolarmente il territorio rurale del comune di Mineo, battuto da una pioggia persistente, accompagnata da una intensa e duratura grandinata che hanno duramente compromesso le coltivazioni locali, in particolare gli agrumeti, oliveti, frutteti e carciofeti. In alcune aree la grandine è stata particolarmente violenta da staccare letteralmente i frutti dalle piante.

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