Un caso umano

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Un caso umano

 

Giorni fa un cittadino di reca presso il Commissariato Borgo –Ognina per denunziare il furto di una piccola scimmia dalla sua abitazione , una villa,l’uomo molto amareggiato non solo per il furto ma per il danno psicologico che questo aveva creato a suo figlio, un bimbo affetto da una grave malattia che la scimmietta aiutava ad affrontarla con spensieratezza e allegria. Dato che l’animale aveva istaurato con il bimbo un rapporto forte, apportando un miglioramento cognitivo, fisico , e psicologico; quindi la scimmietta la possiamo collocarla tra le terapie, la sua scomparsa aveva reso il bimbo molto depresso.
A seguito di attività info-investigativa, personale del Commissariato Borgo-Ognina è venuto a conoscenza che un noto pregiudicato, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale,deteneva una Scimmia. A seguito di operazioni investigative svolte da membri del commissariato, si accertava che un pregiudicato aveva presso la sua abitazione sita a San Cristofalo una scimmia che rientrava nelle caratteristiche di quella cercata.
Procedendo ad un sopraluogo ci si accertava che in effetti dentro l’antrone del palazzo stava una scimmia che aveva le medesime caratteristiche di quella cercata, il fatto ancora più grave erano le condizioni in cui viveva.
Legata con una corda di tre metri circa, senza acqua e cibo, quindi disidratata e affamata. Inoltre l’animale era detenuto come fenomeno da baraccone per il sollazzo degli altri condomini tra cui altri pregiudicati e i loro figli.
Assieme al Corpo Forestale e al legittimo proprietario, si è proceduto al riconoscimento dell’animale che ha ottenuto la custodia giudiziaria in attesa di verifiche per la provenienza. I detentori della scimmia sono indagati per maltrattamento degli animali, furto e uno di loro per ricettazione.
E’ superfluo dire la gioia del bimbo e della scimmietta una volta ritrovati!!.

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