Tornano le province, i 5 Stelle: “Solo poltrone per i trombati”

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Tornano le province, i 5 Stelle: “Solo poltrone per i trombati”

Di fronte ad un caso come quello della riesumazione delle Province c’è da rimanere esterrefatti. E mai possibile, è inevitabile chiedersi, che si possa arrivare a tal punto di improvvisazione, impreparazione e incapacità? Possibile che si debba essere governati ed amministrati da persone assolutamente incompetenti? Veri e propri dilettanti allo sbaraglio. Per di più, ad aggravare le cose, spesso tutti questi requisiti si abbinano a presunzione, arroganza e supponenza. Mentre sprofondiamo al livello della peggiore repubblica delle banane, dobbiamo continuare a subire politici che balbettano, gracchiano, emettono suoni gutturali, sgrammaticano e non sanno quello che si deve fare e neppure a chi farlo fare bene? Tranne che si tratti dei loro interessi personali e quella della loro casta. La nuova legge che reintroduce le Province è la quintessenza della bassa politica, del peggio che possa partorire un’aula parlamentare democraticamente eletta. La negazione del buonsenso. Usando la frase di William Ewart Gladstone “La negazione di Dio eretta a sistema di governo”. Invece fare una legge migliorativa hanno pensato di riportare tutto indietro e ricreare un serbatoio di poltrone, prebende, indennità e privilegi per soddisfare le esigenze di un sistema alla sfascio. Altro che attenzione alle esigenze della gente.
Verrebbe quasi voglia di dire «Arridatece er puzzone» ma la frase è un tantino sguaiata e il ricordo volgare. anche perché cosa potremmo mai “riavere”? E quindi sembra proprio che quello che possa restare alla gente sia il Movimento 5 Stelle. Ecco un breve, ma quasi alla lettera, sunto della dichiarazione di Angela Foti all’Ars prima del volto della “riesumazione” province:
“Il presidente Ardizzone è scappato a gambe levate per non votare questa legge che è un’offesa per questo parlamento e per i siciliani. Piuttosto la definirei un rigurgito rancido di rospi ingoiati da questi professionisti della politica che, da questi scranni, hanno elargito lezioni e pillole di saggezza, spacciando questa legge come un servizio ai cittadini perché così si risolveranno i drammi delle strade provinciali, delle scuole, dei servizi e il trasportodei disabili. Fesserie, questa legge serve perché molti trombati delle regionali e molti galoppini avranno così un contentino. In estate si usano le sdraio per rilassarsi qui, invece, si sono create delle poltrone che però sono di cartapesta che svaniranno perché, come ha detto anche il presidente della Commissione, l’articolato fa pena e spero che sia presto buttato nel cestino. Speravamo in una performance del Presidente che aveva detto che eravamo stati i primi ad abolire le province, adesso siamo anche i primi a continuare a sbagliare e quindi diabolicamente si spreca tempo, si umiliano l’assemblea ed i siciliani con una legge porcheria”.
Poco dopo il candidato presidente della Regione per il Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri e il capogruppo pentastellato all’Ars Salvatore Siragusa, sono ancora più chiari e duri: “I governi regionale e nazionale hanno tagliato i fondi alle province, gettandole nel caos. I mancati pagamenti degli stipendi dei dipendenti, il taglio dei servizi ai cittadini quali la manutenzione delle strade, la manutenzione delle scuole e il trasporto pubblico agli alunni disabili hanno generato l’incredibile impasse di questi anni. Un caos targato Partito Democratico. Oggi poi il Partito Democratico insieme a Forza Italia e agli altri partiti politici, cosa fanno di fronte alla richiesta di aiuto dei cittadini che chiedono servizi dalla provincia? Invece di dare soldi all’ente, rispondono con le poltrone”.
“In questi 5 anni – sottolineano Cancelleri e Salvatore Siragusa – innanzitutto sono state prosciugate dalle risorse dal governo centrale, dato che grazie alla compartecipazione al debito pubblico con il lauto prelievo forzoso, abbiamo spogliato di risorse dipendenti e servizi. La soluzione era immettere liquidità negli enti intermedi non rimetterci poltrone, che altro non sono se non prebende della politica. In questi 5 anni abbiamo tra l’altro totalmente svenduto la nostra autonomia al governo centrale e alle logiche dei partiti. Non capiamo come possano adesso pensarci presidenti e consiglieri a risolvere i problemi. Probabilmente con i loro grassi stipendi, compreranno dei mantelli da supereroi per riparare strade e scuole. La politica ha la necessità di accontentare i portatori di voti e la pletora di personaggi che ruota attorno ad essi da coinvolgere per la campagna delle regionali. Quale migliore voto di scambio – concludono Siragusa e Cancelleri – se non garantirgli la possibilità di una poltroncina alla provincia?”.
“La Sicilia era stata la prima regione d’Italia ad abrogare le province ed oggi, dopo 5 anni, è la prima a reintrodurle. In una notte siamo stati catapultati diritti nel 2012. L’ennesima vergogna del parlamento siciliano.
Invece di finanziare i servizi si finanziano le poltrone. Si tratta di decine di milioni di euro che serviranno ad accontentare politici trombati e a distribuire gettoni di presenza”. Ha aggiunto Cancelleri sul suo profilo Facebook.

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