Il sindaco Bianco fa visita agli anziani

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Il sindaco Bianco fa visita agli anziani

CATANIA – “Un segnale di attenzione e affetto in un periodo dell’anno in cui spesso si avverte di più il senso della solitudine”. Così il sindaco di Catania, Enzo Bianco, che oggi, vigilia del Ferragosto, ha voluto salutare e intrattenersi con gli ospiti e gli operatori dell’Opera Pia Monsignor Ventimiglia di piazza Bovio. La tradizionale visita informale e amichevole di Ferragosto ad alcuni fra i servizi di accoglienza di Catania che il sindaco Bianco quest’anno ha voluto simbolicamente dedicare a tutti gli anziani della città.
“È nostro dovere stare vicini alle persone in età avanzata; portare una parola di amicizia, un gesto di affetto e di conforto in uno dei periodi dell’anno in cui la solitudine si sente di più, quando gli altri vanno in vacanza e invece gli anziani rimangono al loro posto di sempre, un tantino più soli”. Ha detto il Primo cittadino che in mattinata, accompagnato dall’assessore al Welfare Fortunato Parisi, dal Direttore dei “Servizi Sociali” Francesco Gullotta e dal suo consulente per i rapporti istituzionali Francesco Marano, si è recato all’Ipab Monsignor Ventimiglia di piazza Bovio. Ad accoglierlo il presidente Giuseppe Patanè; i consiglieri Giuseppe Parasiliti e Federico Aquilotti; il segretario generale Rito Greco, il ragioniere generale Carmelo Barbagallo, la direttrice della casa di riposo Maria Luisa Grasso, la direttrice del centro diurno Rossella Alecci; il personale amministrativo, parasanitario e ausiliario.
L’Opera Pia Casa di Riposo Mons. Ventimiglia e Istituto San Benedetto, Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficenza, nasce dalla fusione dell’Istituto Psichiatrico San Benedetto con la Casa di Riposo Monsignor Ventimiglia allo scopo di assistere i bisognosi in genere e, in particolare, le persone anziane ed i disabili.
Al sindaco Bianco è stata mostrata la collezione di piccoli oggetti in terracotta realizzati dagli anziani ospiti della struttura. Come ricordo della visita il Primo cittadino ha scelto una tartarughina. Bianco ha infine promesso che tornerà a fare visita all’Opera Pia durante un pomeriggio musicale.
La casa di Riposo Mons. Ventimiglia trae la sua primitiva origine da elemosine e contributi della carità cittadina e dal Real Dispaccio 4/1/1977 che approvò l’elezione della cennata Casa di Riposo con la donazione 6/5/1977 fatta da Mons. Ventimiglia della sua casa di campagna.
L’istituto Psichiatrico san Benedetto trae origine dai mezzi lasciati dal N.H. Benedetto Marino Platania, giusto testamento olografo del 02/02/1919 pubblicato il 13/05/1927 e successiva elezione in Ente Morale con decreto di Sua Maestà il Re d’Italia del 17/04/1930.
L’Opera Pia nascente dalla fusione, per meglio attuare le volontà dei benefattori, venne divisa in due dipartimenti: primo dipartimento assistenza anziani; secondo dipartimento assistenza minorati psichici, neurolesi e mutolesi.
Tale posizione giuridica ha trovato conferma nell’atto declaratorio n. 853 del 04/11/1988 dell’Onorevole Assessore per gli Enti Locali della Regione Siciliana che adegua tali Enti alla normativa della Legge Regionale 09/05/1986 n.22.
La struttura, oggi, si divide in Casa di Riposo e Centro Diurno per anziani: entrambe le attività sono organizzate in modo da raggiungere un alto livello di benessere degli ospiti, mirando al mantenimento ed al recupero della migliore qualità di vita possibile ed in particolare alla conservazione dell’autosufficienza.
La Casa di Riposo opera in regime di convenzione con le Amministrazioni Comunali della Sicilia, è iscritta all’Albo Regionale ed ospita cittadini anziani che, soli o senza adeguato supporto familiare, riconoscono nella struttura residenziale una maggiore tutela rispetto al proprio domicilio.
Il Centro Diurno, a seguito dell’iscrizione all’Albo Regionale, eroga i propri servizi in convenzioni con le Amministrazioni Comunali, favorendo il recupero della persona e impedendone il degrado psico-fisico attraverso la promozione e lo sviluppo di attività ricreative e culturali, la promozione dell’inclusione sociale, la partecipazione a spettacoli cinematografici, laboratori teatrali, attività ludico-motorie ma anche lavorative e artigianali.

 

 

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