Sicurezza in ospedali e guardie mediche: emergenza da affrontare subito

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Sicurezza in ospedali e guardie mediche: emergenza da affrontare subito

CATANIA – La conferenza stampa indetta nei giorni scorsi dall’Ordine dei medici chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania, ha ribadito l’urgenza di un’immediata risoluzione riguardante la messa in sicurezza dei presidi medici come: guardie mediche e nosocomi di primo soccorso. Per troppo tempo infatti, questo problema non è stato affrontato con la giusta determinazione e volontà, sottovalutando la questione, ignorando così lo stato di pericolo cui versano questi presidi pubblici. Presente all’incontro con i giornalisti, anche la dottoressa Serafina Strano, vittima di violenza il 19 settembre scorso, fatto successo nella guardia medica di Trecastagni, nell’hinterland catanese. In occasione della giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, istituita il 25 novembre, si è svolto un incontro tutto al femminile, presso la Camera dei deputati, alla presenza della Presidente della Camera, Laura Boldrini. La dottoressa Strano, invitata proprio dalla Boldrini, ha così potuto portare la sua testimonianza dolorosa e, il suo grido di protesta per ciò che le è successo, ma anche per via delle condizioni, di sicurezza e di vigilanza assenti, in cui versano questi “luoghi di lavoro”. Bisogna che le Istituzioni intervengano, con un progetto che diventi legge, per assicurare con mezzi efficaci ed adeguati, tutte le strutture sanitarie pubbliche, siciliane e di tutta Italia.
«Che giustizia sia fatta per me, per Eleonora, e per tutte le donne vittime di violenza altrimenti il mio urlo di dolore: sono stata stuprata dalle istituzioni non potrà essere placato del tutto», ha detto la dottoressa Strano.
Un anno fa in tempi non sospetti, a causa di altri atti di violenza (come quello successo alla dottoressa Strano) avvenuti e denunciati, molti rappresentanti della società civile, si sono chiesti come poter provvedere in modo drastico, per proteggere l’incolumità dei medici, all’interno delle strutture di prima emergenza. A questo punto, invece ci si chiede se: altri membri, sempre facenti parte della stessa “società civile,” che magari avrebbero potuto dare un supporto maggiore, sollecitare o proporre una soluzione al caso, abbiano fatto qualcosa in merito? Lasciati a se stessi, durante i turni di lavoro, i medici preoccupati, prestano le loro competenze e la loro professionalità per la comunità dove operano, affrontando con coraggio il pericolo che, qualche delinquente si approfitti della situazione, sapendo di essere indisturbato, per colpire (come è accaduto) la vittima di turno. Il consigliere comunale di Catania: Ersilia Saverino, dopo gli ultimi eventi tragici successi, in un suo recente intervento, ha ribadito che «Lo stupro e la violenza maschile nei confronti delle donne, in generale, non è un fenomeno circoscritto a singoli casi isolati ma, piuttosto, una vera e propria emergenza di carattere strutturale. Donne e professioniste che, sistematicamente finiscono nel mirino dell’orco di turno, una cosa che va scongiurata in tutti i modi. Per farlo però, servono maggiori controlli e inasprimento delle pene. Quello che è successo e succede alle guardie mediche di tutta Italia è assolutamente inaccettabile: una lunga, lunghissima lista di minacce, violenze ed atti prevaricatori e arroganti da parte del delinquente di turno. Rischiare di essere aggrediti, derubati, minacciati, picchiati o peggio durante lo svolgimento del proprio dovere è ormai la norma. Potenziare la sicurezza all’interno delle guardie mediche e dei pronto soccorso di tutta la provincia etnea. Mai più personale delle guardie mediche lasciati da soli, soprattutto la sera, a rispondere alle emergenze. Già all’indomani dell’aggressione subita al presidio della guardia medica di Nicolosi e Trecastagni, ho chiesto alle istituzioni maggiore sicurezza e migliori condizioni di serenità per chi svolge un lavoro così importante sul territorio. Ieri come oggi, quindi, garantire il miglioramento degli standard di controllo all’interno di un servizio pubblico strategico ed indispensabile per l’intera collettività, è fondamentale, sia per il pronto soccorso, così per la guardia medica ed il 118: una precisa interrogazione, fatta dalla sottoscritta, che ancora oggi non ha avuto risposta».

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