Sicurezza civile. Protesta dei lavoratori di Cgil, Uil e Ugl per il mancato subentro nell’appalto di vigilanza armata dell’aeroporto di Catania. Le trattative si spostano al tavolo della Prefettura.

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Sicurezza civile. Protesta dei lavoratori di Cgil, Uil e Ugl per il mancato subentro nell’appalto di vigilanza armata dell’aeroporto di Catania. Le trattative si spostano al tavolo della Prefettura.

Erano presenti in massa le guardie giurate impiegate nel servizio di vigilanza armata all’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania, fino allo scorso 31 ottobre, al sit-in organizzato per la giornata di ieri mattina da Filcams Cgil, Uiltucs e Ugl sicurezza civile, per rivendicare il diritto al lavoro in continuità visto l’avvenuto cambio d’appalto. La protesta, infatti, è stata indetta al termine della riunione fiume svoltasi all’Ispettorato del lavoro di Catania alla presenza delle aziende uscenti, Serenissima e New guard, e della ditta subentrante Ksm che non ha applicato la clausola sociale prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Al termine della manifestazione, avvenuta davanti la sede della Sac, i sindacati sono stati ricevuti dai dirigenti della società che gestisce lo scalo aeroportuale che hanno assicurato la loro presenza al tavolo di trattativa che, adesso, dovrà essere convocato dalla Prefettura. “Ringraziamo la Sac per averci garantito la massima vigilanza nel prosieguo della vertenza affinchè i 30 lavoratori coinvolti siano tutelati – dicono all’unisono i segretari di categoria Davide Foti, Giovanni Casa e Giovanni Vitale. Attendiamo fiduciosi la convocazione da parte del Prefetto con l’auspicio che, anche stavolta, il diritto sancito dalla legge venga appieno rispettato.”

 

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